ISERNIA. Tutto tace in casa in biancoceleste. La svolta societaria che ieri era tanto attesa, non è arrivata. Una settimana fa, l’imprenditore beneventano Lorenzo Falzarano aveva rivelato di voler subordinare l’acquisizione del club alla costruzione di un impianto di smaltimento rifiuti ospedalieri a Pozzilli, nell’obiettivo di coniugare il lavoro con il calcio. Stando alle sue parole, se avesse ottenuto dall’amministrazione comunale il permesso di costruire, il giorno successivo, ovvero quest’oggi, avrebbe ufficializzato l’acquisizione della società biancoceleste. Ma così non è stato. E la risposta che i tifosi tanto attendevano non è arrivata. Questo silenzio da parte della nuova cordata imprenditoriale lascia il popolo biancoceleste nel dubbio e nell’incertezza. Ormai, la trattativa va avanti da circa due mesi. Prendere ulteriore tempo per decidere se rilevare o meno il club, la cui situazione debitoria è ormai chiara e nota a tutti, non è vantaggioso. I tempi stringono. Il 16 luglio è il termine ultimo per iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza. Ma prima bisogna risolvere l’ingarbugliata situazione societaria, anche al fine di ridurre l’ammontare dei debiti. L’Isernia deve prima chiudere i conti con il passato. Ci sono i premi di preparazione delle scuole calcio che vanno saldati ma, soprattutto, ci sono da chiudere le vertenze dei calciatori della passata stagione. Tutto da sistemare nel più breve tempo possibile, per evitare di partire male ed incorrere in punti di penalizzazione se la squadra dovesse iscriversi al prossimo campionato di Eccellenza. La città pentra e i suoi tifosi restano in attesa di una risposta e sperano che all’Isernia Football Club non tocchi lo stesso destino dell’Aesernia Calcio a 5.
Giu. Cri.
