Venafro, allarme dissesto al Comune: due mesi per rimediare

VENAFRO. La scure della Corte dei Conti si abbatte su Venafro. E al Comune scatta l’allarme dissesto. La magistratura contabile ha, infatti, reso nota la delibera n.97 del 2014. Un documento con il quale si rilevano “gravi irregolarità” in merito al bilancio del 2011, redatto dall’amministrazione targata Nicandro Cotugno, ma anche il perdurare dei problemi; o meglio “il perdurare inadempimento in ordine alle misure correttive necessarie a ripristinare gli equilibri di bilancio e a risanare la situazione finanziaria”. La Corte è chiara: “Nessuna delle criticità già evidenziate nella relazione istruttoria in occasione dell’adunanza pubblica del 24 settembre 2013 – scrive – può dirsi superata”. E soprattutto detta dei tempi stringenti per sistemare le cose, altrimenti l’ombra del dissesto potrà concretizzarsi. Ci sono sessanta giorni per riconoscere il passivo ed approntare le azioni atte a ripianarlo. Una missione difficile, se non impossibile, per l’amministrazione in carica, su cui pesa in particolare l’ormai noto debito di circa 3milioni di euro con Molise Acque. Una questione annosa che oggi potrebbe esplodere. Ma i rilievi severi della magistratura non sono finiti. La Corte certifica, ancora, “il costante e reiterato utilizzo di anticipazioni di tesoreria, non estinte a fine esercizio; l’utilizzo di fondi vincolati per spese di parte corrente; risultati negativi nella gestione di competenza; la strutturale deficitarietà dell’ente; il mancato rispetto del patto di stabilità 2011; lo sforamento (per il 2010 e il 2011) del limite di spesa lorda per il personale; una perdita di esercizio del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Isernia – Venafro; la mancata costituzione del fondo per la contrattazione integrativa 2011; un risultato economico negativo”. Insomma, una situazione per certi versi drammatica, cui bisogna porre argine entro due mesi dalla deliberazione della Sezione. Il conto alla rovescia è iniziato.