La maggioranza boccia la Giunta Battista. L’esecutivo è da rifare

CAMPOBASSO. La prima Giunta Battista sembrava, dopo settimane di colloqui e confronti, pronta. Ma qualcosa, stando ai ben informati, è accaduto durante il vertice di maggioranza tenutosi ieri a Palazzo San Giorgio. Facile immaginare il malcontento dei piccoli partiti esclusi dall’esecutivo: ai Comunisti, Popolari, Lab e Segnale Civico non sarà certo piaciuta l’idea di perdere una poltrona così ambita. Il risultato ottenuto da Battista alle ultime elezioni è stato certo significativo, ma solo per un soffio il centrosinistra è riuscito ad evitare il ballottaggio e tutte le forze in campo sentono di aver dato un contributo decisivo alla vittoria della coalizione. Tutti rivendicano quindi un posto al sole, con una forza tale da indurre il primo cittadino a rimandare ogni discorso a domani e a congelare l’ufficializzazione degli assessori (Chierchia, Salvatore, Maio, Colagiovanni e Sabusco). Circa 48 ore in più (dopo settimane di travaglio) per cercare di riflettere e trovare finalmente la quadra. Forse è imposibbile ridimensionare lo strapotere del Pd, si ipotizza allora un allargamento della Giunta a 6 o addirittura a 7, con l’inevitabile incremento della quota rosa. Potrebbe quindi aggiungersi il nome di una donna (pescata tra Comunisti, Lab o Segnale Civico),  o potrebbe addirittura saltare il banco. Così anche coloro che pensavano fino a ieri di avere il posto sicuro rischierebbero seriamente di saltare. Un bel pasticcio. Il Papa sta arrivando e Campobasso continua ad essere senza governo. Giorni davvero pesanti per il nuovo numero uno di Palazzo San Giorgio.