HomeREGIONEPatto per il lavoro, Petraroia: “Ora pressing su Palazzo Chigi”

Patto per il lavoro, Petraroia: “Ora pressing su Palazzo Chigi”

CAMPOBASSO. E’ rimbalzato anche sui media nazionali il messaggio di Papa Francesco sull’opportunità di un patto del lavoro per il Molise; della possibilità di riscatto per questa regione attraverso la stipula di un Accordo di Programma col Governo. Un messaggio al quale il vice presidente della Giunta, Michele Petraroia, ha inteso dare risalto, rilanciando la necessità di avviare un pressing su Palazzo Chigi. “La periferia molisana, illuminata da un evento di portata storica, – afferma Petraroia – si è trovata preparata a cogliere in positivo l’incoraggiamento di Papa Bergoglio, stante l’avvio di tutte le procedure per il riconoscimento dell’Area di Crisi nel Distretto Bojano-Isernia-Venafro già con l’adozione della Delibera di Giunta n. 163 del 29 aprile scorso che assumeva le istanze di 30 amministrazioni comunali e le sollecitazioni delle parti sociali e dei lavoratori della GAM e dell’ITTIERRE. Oggi il Molise deve avere la lucidità e la freddezza di saper tradurre la mobilitazione dei sindacati che il 29 giugno hanno chiesto a gran voce al Governo Renzi un Patto per il Lavoro con fondi nazionali ed europei da destinare al rilancio industriale e alla riassunzione dei lavoratori del settore avicolo, della filiera tessile e dell’indotto metalmeccanico. E, a distanza di una settimana, – ancora il vice presidente della giunta – il forte ed autorevole intervento di Papa Francesco consente alla periferia molisana di essere illuminata con articoli, editoriali e interventi di giornalisti, opinionisti ed economisti degli organi d’informazione nazionale. Questo è il momento – propone Petraroia – per far giungere già da domani tali sollecitazioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una mobilitazione unanime della delegazione parlamentare, della Regione, dei Comuni, dei Sindacati, delle Associazioni Imprenditoriali, delle Forze Politiche, della Pastorale per il Lavoro, dell’Anci, dell’Unioncamere, dell’Università e di tutti coloro che sono in grado di sensibilizzare con efficacia il Governo Nazionale. Se uniamo le energie e alziamo il tiro, saremo in grado di indurre Palazzo Chigi a risarcirci per le penalizzazioni inflitte nell’attribuzione dei fondi europei 2014-2020 alle regioni inserite nel regime di transizione ( Molise, Sardegna e Abruzzo ) attraverso l’accesso al FEG europeo e ai Fondi di Coesione gestiti dallo Stato. Riconoscendo l’Area di Crisi e firmando un Patto per il Lavoro con 200 milioni di finanziamenti – conclude Petraroia – riusciremo a trasformare la speranza di un riscatto in una prospettiva di nuova occupazione in favore delle imprese esistenti e di nuove aziende disponibili a investire e riassumere i lavoratori GAM e ITTIERRE. Questa è la strada”.

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