CAMPOBASSO. Ieri pomeriggio, 9 luglio, si è tenuto presso il Ministero dell’Interno il Tavolo nazionale di raccordo sui flussi emergenziali di profughi e rifugiati. Coordinato dal sottosegretario Domenico Manzione e introdotto dal capo dipartimento, il Prefetto Mario Morcone, ha visto la partecipazione del direttore generale del Ministero del Lavoro per l’area minori Natale Forlani, dei rappresentanti di diversi Ministeri, dell’Unione delle Provincie d’Italia (Upi) e dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci).
Per le Regioni era presente una delegazione composta da Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia e Molise. Oggetto del confronto è stata la bozza dell’intesa Stato-Regioni in materia di gestione dei flussi emergenziali degli immigrati, al fine di concordare un articolato che all’esame oggi della Conferenza dei presidenti e della Conferenza unificata.
Il vicepresidente della Giunta del Molise, Michele Petraroia, dopo aver esposto la situazione regionale (700 arrivi, di cui 501 ancora presenti nelle diverse strutture di accoglienza locali) ha evidenziato, insieme agli altri assessori alle Politiche sociali, le disfunzioni di questo metodo emergenziale, evidenziando i ritardi immotivati con cui vengono penalizzati i 18 centri molisani interessati ai progetti triennali di accoglienza del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Petraroia ha condiviso il testo dell’intesa sul quale è stato delegato dalla Commissione degli assessori regionali alle Politiche sociali a relazionare, questa mattina, in conferenza Stato-Regioni a nome delle regioni italiane.
L’auspicio dell’Assessore Petraroia è che si superino le riserve di alcuni territori che osteggiano l’intesa e si approvi l’accordo per definire un quadro nuovo di regole e di governo di un’emergenza straordinaria che ha visto arrivare in Italia, nei primi sei mesi del 2014, 72mila profughi e rifugiati.