Ittierre, decisione finale sul concordato

ISERNIA. Procedono di pari passo, ma non sullo stesso binario, le vertenze di Ittierre e di Esattorie Spa. Quella di domani è una giornata decisiva per l’azienda tessile di Pettoranello del Molise, in quanto il giudice fallimentare del tribunale di Isernia, Emiliano Vassallo, è chiamato ad esprimersi sull’omologa del concordato. Step necessario per far ripartire la produzione del polo molisano, sotto l’egida dell’imprenditore lombardo Antonio Rosati con la denominazione di Officine Tessili Italiane. Una nuova realtà che, concordato permettendo, dovrebbe diventare concreta a partire dal prossimo autunno e grazie alla presenza di marchi blasonati tra cui Ferrè. Intanto, dopo aver ricevuto solo qualche giorno fa le indennità di cassa integrazione straordinaria relative ai mesi di aprile e maggio, i seicento dipendenti dell’ormai vecchia Ittierre riceveranno il 22 luglio anche le spettanze di giugno. Insomma, una boccata d’ossigeno dopo circa tre mesi trascorsi senza reddito.
Diversa la situazione per Esattorie Spa. In questo caso l’omologa del concordato c’è stata, ma oggi spunta un ricorso. Al momento della conta dei voti in sede di assemblea dei creditori, la Regione Molise – lo si ricorda – espresse voto contrario. Ebbene, la posizione in merito non è cambiata, con l’Ente che ha impugnato la decisione del tribunale fallimentare. I motivi di tale presa di posizione sarebbero da ricercarsi nella circostanza che con l’omologa sarebbe proprio la Regione a dover saldare i debiti con Esattorie e non il contrario. In sostanza, una questione di soldi.