CAMPOBASSO. È la costante di questa estate. Mai il Molise ha subito un’emergenza profughi così importante, così come l’Italia non si era mai ritrovata a gestire una situazione imponente come gli sbarchi in Sicilia di quest’anno. Il 2014 infatti sarà ricordato per l’enorme flusso migratorio che dall’Africa si dirige in Europa, persone in cerca di emancipazione e libertà. L’Italia come punto di smistamento, il Molise come, altre regioni, il punto di accoglienza. E nel fine settimana infatti, sono arrivati nella nostra regione altri 150 migranti, appartenenti all’ultimo sbarco nel canale di Sicilia, su un barcone con condizioni a limite del comprensibile. Partiti dalla Libia, i profughi sono stati aiutati in mare da una nave mercantile danese, la quale gli ha assistiti fino all’arrivo della Marina militare italiana. L’operazione è passata in mano all’Esercito che dalle isole del Sud Italia ha condotto i nuovi arrivato a Salerno per lo smistamento nelle varie regioni. Eco il Molise nuovamente pronto ad accogliere gli stranieri. Nel pomeriggio di sabato anche Ripalimosani e Pietracatella hanno contribuito all’assistenza. I comuni di Bojano e Macchiagodena impegnati allo stesso modo nella sistemazione dei 150 profughi. Si uniscono a Monteroduni, Montaquila, Campobasso, Vinchiaturo e Petacciato. Questi infatti i paesi che accolgono. Dopo la pronuncia del tavolo regionale per i profughi, in merito alle disposizioni e alle direttive emanate, nelle quali a Comuni, Regione e prefettura viene affidato un ruolo preciso, in Molise si intensifica il flusso migratorio, l’accoglienza e l’emergenza. Una situazione da non sottovalutare e da gestire nella maniera più civile possibile, data la difficoltà.
