HomeSenza categoriaBilancio 2013, Testa stronca Brasiello

Bilancio 2013, Testa stronca Brasiello

ISERNIA. Bocciato senza appello. Il rendiconto di gestione 2013, approvato mercoledì scorso in Consiglio comunale, trova la stroncatura totale di Stefano Testa, consigliere d’opposizione al Comune di Isernia nonché vicepresidente della Commissione Bilancio. Testa ha richiamato il sindaco a coinvolgere i consiglieri comunali nelle scelte cruciali per la vita dell’amministrazione. E ha invitato i consiglieri a non votare il documento contabile perché, alla luce di una serie di pesanti irregolarità evidenziate dalla Corte dei conti, la responsabilità sarebbe troppo grande. “Caro sindaco – queste le parole di Testa in Consiglio comunale – devi essere veramente grato ai consiglieri della tua maggioranza che, sebbene mai coinvolti nelle decisioni dell’esecutivo comunale, si apprestano ad approvare il rendiconto del 2013 come predisposto dalla giunta. I consiglieri comunali hanno un ruolo e una funzione che comporta solo oneri e responsabilità e, purtroppo, questo ruolo e questa funzione non vengono minimamente riconosciuti: si tratta di responsabilità personali e patrimoniali che non hanno neanche gli assessori i quali, pur amministrando e decidendo, per loro fortuna, non votano il bilancio consuntivo in Consiglio comunale.

E, badate bene, tali responsabilità personali e patrimoniali dei consiglieri non possono essere superate dalla mera acquisizione dei pareri tecnici rilasciati dagli organismi competenti; quando la scure della Corte dei conti si abbatte su di una amministrazione comunale vale il principio “nemo censetur ignorare legem”
A tal proposito, mi sembra quantomeno anomalo e di sicuro non casuale che come primo adempimento dell’ultimo Consiglio comunale non si sia data lettura integrale della Deliberazione della Corte dei conti e che la comunicazione della stessa si stata solo adesso all’ordine del giorno.
Il sindaco prima chiede ai suoi consiglieri la fiducia al buio sul rendiconto 2013 e, in contemporanea, li porta a conoscenza della deliberazione della Corte dei conti che, sebbene riguardi il rendiconto del 2011, partendo dall’analisi appunto del consuntivo di quell’anno contiene degli ammonimenti, dei richiami e delle imposizioni dirette all’amministrazione attuale, disponendone l’immediata comunicazione al Consiglio comunale, al fine dell’adozione dei provvedimenti conseguenti.
L’assunzione di responsabilità, come dice anche la Corte dei conti, è di coloro che oggi votano questo bilancio, che non tiene in dovuta considerazione quanto deliberato appunto dalla Corte dei conti. Non vale la pena invocare la “disciplina di partito”, il parere positivo del collegio sindacale, il parere di regolarità tecnica del segretario generale: chi oggi vota favorevolmente in Consiglio comunale è responsabile in solido, cioè patrimonialmente, per tutto quello che è contenuto negli atti.
Ma, signori miei, ci rendiamo conto che ci viene chiesto di votare per il bilancio di un ente in cui:
1) non viene fatto un costante monitoraggio sullo stato del contenzioso al fine di evitare che la non adozione di atti tempestivi determini un danno erariale?

2) non sono attive le procedure necessarie alla verifica del riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio segnalati dai responsabili d’area?

• Perché il fondo svalutazione crediti, sebbene obbligatorio per legge dal 2012, richiesto dalla Corte dei conti e ancor più necessario stante la vicenda Esattorie SpA non è stato istituito?

• Perché come previsto dalla legge non è stato adottato il piano triennale di contenimento delle spese?

• E che dire ancora della mancata adozione di provvedimenti per la tempestività dei pagamenti, anch’essi obbligatori per legge e richiesti con la deliberazione già menzionata dalla Corte dei conti?
Infine, il Collegio dei revisori con la sibillina frase “porre in essere ogni accorgimento che possa portare ad una maggiore garanzia di efficacia nell’espletamento degli obblighi di natura fiscale”, ci porta a conoscenza di un ulteriore verità: Il Comune di Isernia, ad oggi, ancora non ha espletato gli obblighi di natura fiscale relativi al 2012! Se ancora non abbiamo certezze sul bilancio 2012, sulla base di cosa allora è costruito il bilancio del 2013??
Alcune di queste domande hanno il sapore delle cose sconosciute e comunque sono di grande complessità e vengono attuate senza che mai e poi mai i consiglieri comunali vengano coinvolti, anche soltanto per sapere la metodologia seguita. Insomma, i consiglieri comunali devono votare e basta, non devono sapere, non devono capire, non hanno il diritto alla parola, ovviamente non in Consiglio comunale. Dico questo perché più volte ho invitato il sindaco a tener conto dei consiglieri indipendentemente dal partito di appartenenza, a dare dignità al ruolo di consigliere che deve sapere di più e meglio dell’attività attuata dall’amministrazione. Ma si rende conto il sindaco che una volta approvato il bilancio di previsione e il piano pluriennale il consigliere comunale non sa più nulla dell’attività operativa messa in atto? Per assurdo i cittadini ci chiedono informazioni sulle opere in fase di realizzazione e i consiglieri non sanno né che sono iniziate, né chi si è aggiudicato l’opera, né chi sono i progettisti, né chi sono tutte le altre figure professionali coinvolte. In pratica, ci viene negato il diritto all’informazione su cose che ci riguardano direttamente. E tutto questo, ribadisco ancora una volta, avendo la responsabilità totale per aver approvato un bilancio che non ci ha visti protagonisti nella definizione delle poste sia attive che passive, che non ci ha dato la possibilità di contribuire alle scelte in esso contenute che, comunque, ricadono anche su di noi”.
Per tutte queste considerazioni, ha concluso Testa dichiarando il proprio voto contrario, “invito tutti i singoli consiglieri comunali – e in particolare mi rivolgo a quelli che nell’esercizio scorso non hanno condiviso le scelte della maggioranza e a quelli che essendo subentrati da poco non hanno partecipato a nessuna delle attività amministrative previste nel bilancio consuntivo in votazione – a valutare bene la possibilità di esprimere un voto che, a questo punto, non è un voto consapevole, stante anche le implicazioni sulle responsabilità”.

Più letti

Festa di San Giorgio, il messaggio della sindaca Felice: “La sua...

"Ognuno di noi deve aver cura della nostra citta ogni giorno, con coraggio e determinazione" CAMPOBASSO. “Rivolgo un saluto caloroso a sua eccellenza monsignor Biagio...
spot_img
spot_img
spot_img