ISERNIA. La strada intrapresa dalla Regione per quanto concerne la sanità sarebbe quella della privatizzazione. E l’apparente “intesa cordiale” trovata da maggioranza e opposizione sull’argomento, pronte ad una legge regionale per l’attuazione dei Piani Operativi, sarebbe strategica: sintomo di un “consociativismo pericoloso”. Di questo avviso si è detto il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Isernia, Lucio Pastore, che in qualità di membro del Comitato ‘Veneziale Bene Comune’ è intervenuto a gamba tesa sulla spinosa questione. “La nostra regione – ha affermato il noto medico ai microfoni dell’emittente locale Telemolise – è commissariata. E quindi il Consiglio regionale non ha alcuna giurisdizione in merito. I Piani Operativi sono stati bocciati dal tavolo tecnico, mentre il Tar ha annullato alcune decisioni dagli stessi previste. Perché allora fare una legge regionale per renderli attuabili? – incalza Pastore, fornendo a sua volta una riposta – La Corte costituzionale abolirà quella legge, tuttavia nel tempo che intercorrerà tra il pronunciamento e l’abolizione del provvedimento, gli ‘interessati’ avranno modo di procedere alla privatizzazione del sistema sanitario locale”. L’allarme è lanciato.