ISERNIA. La verità emergerà dalla scatola nera, ritrovata tra i rottami nei boschi di Carovilli. Ma la procura di Isernia – che ha aperto un’inchiesta senza formulare alcuna ipotesi di reato, volta a fare luce sullo schianto del caccia dell’Aeronautica militare avvenuto ieri mattina in località Castiglione – sembra orientata verso l’ipotesi dell’avaria al motore. Lo riferisce l’agenzia Ansa, che riporta le parole del procuratore capo della Repubblica di Isernia, Paolo Albano. “Non ci sarebbero responsabilità del pilota – ha affermato il magistrato – I rilievi dei carabinieri ci portano verso la direzione di un probabile guasto al velivolo”. Il pilota, il capitano Francesco Sferra, 35 anni, originario proprio di Carovilli ma residente a Vasto (Chieti) con la moglie e due figli, è riuscito a salvarsi lanciandosi con il paracadute. Dopo l’iniziale ricovero a Isernia è stato portato all’ospedale militare di Roma: per lui solo qualche ferita, tra cui delle ustioni a una gamba. Intanto, le indagini dell’Aeronautica serviranno anche ad accertare se la rotta e l’altezza di volo dell’Amx monoposto – decollato dalla base di Pratica di Mare, vicino Roma, e diretto a Treviso – fossero quelle consentite.