E se il Molise rinunciasse a Trenitalia? Nagni valuta le alternative

CAMPOBASSO. Mentre la Campobasso – Roma si è trasformata sempre di più nel viaggio della speranza, con i molisani costretti a fare i conti con ritardi, treni sovraffollati, sporchi, rotti e chi più ne ha più ne metta, nei pallazzi del potere è scoppiata una guerra burocratica dall’esito tutto da decifrare. Perché Trenitalia da una parte fa la voce grossa e chiede 32 milioni di euro di arretrati (per tutto il 2013 e parte del 2014), dall’altra c’è la Regione che ricorda che gli accordi e i tempi del contratto di servizio sono ben diversi e minaccia di far saltare il tavolo e di chiudere ogni tipo di rapporto. Valutando, come dicharato dall’assessore Nagni, tutte le eventuali alternative. Intanto i consiglieri regionali di opposizione Fusco Perrella, Cavaliere Lattanzio, Iorio, Sabusco e Micone hanno presentato una interrogazione urgente al presidente Paolo di Laura Frattura e alle stesso assessore regionale ai trasporti per sapere “come mai è stato accumulato questo consistente debito con Trenitalia, che rappresenta un duro colpo per le casse della Regione Molise. E come si intende rivedere il contratto di servizio con Trenitalia nonché i progetti di elettrificazione e metropolitana leggere visto il contenzioso che si è venuto a creare tra le parti, con il rischio che a pagarne le conseguenze siano i cittadini”.

Jones