CAMPOBASSO. Ormai la strada è segnata. Il Molise, con ogni probabilità, perderà la Corte d’appello, primo passo verso la perdita definitiva dell’autonomia regionale. Lo si evince dalle parole del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, pronunciate alla Festa dell’Unità di Pesaro, in cui ha ribadito l’intenzione di riordinare l’attuale assetto territoriale della giustizia. “Il meccanismo attuale – queste le sue parole – è, direi, stravagante: in Sicilia ad esempio le Corti d’appello sono quattro, mentre ce n’è una nel Molise, una regione che ha meno abitanti di Roma. Vorrei dare a tutto ciò un assetto nuovo”. Il governo Renzi, insomma, torna a fare la voce grossa con i piccoli. Nonostante le rassicurazioni del governatore Paolo Frattura, che lo scorso 27 agosto aveva dichiarato di aver ricevuto garanzie dal premier Mattero Renzi in persona. Impegni che andavano in direzione diversa: ovvero, il superamento della soppressione della Corte d’Appello di Campobasso. E’ pur vero, però, che il renziano Frattura ha anche ammesso di essere pronto a cambiare il proprio atteggiamento verso il presidente del Consiglio, se il suo disegno di riorganizzazione delle istituzioni vedrà, di fatto, ‘rottamare’ il Molise. Ma basterà a fermare la messa in ‘liquidazione’ del territorio?
