AGNONE. Evade dai domiciliari, ma viene riacciuffato. Protagonista, l’anziano di 81 anni di Agnone che aveva accoltellato un parente durante il funerale di suo figlio. L’episodio era accaduto presso la chiesa di Sant’Amico a fine luglio, durante le esequie di Adriano Orlando, agricoltore agnonese finito schiacciato da una rotopressa, un macchinario per confezionare fieno e foraggio in balle di forma rotonda. Suo padre, nel ricevere le condoglianze da un uomo di 67 anni con il quale c’erano stati vecchi dissapori, estrasse un coltello e lo colpì due volte all’addome. L’anziano venne fermato dai carabinieri e successivamente mandato agli arresti domiciliari, mentre l’uomo ferito fu ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Agnone. Adriano Orlando, celibe e senza figli, non aveva dato notizie di sé già da qualche giorno e il fratello, pertanto, si era recato dai carabinieri, la mattina precedente il ritrovamento del corpo, per denunciarne la scomparsa. Non del tutto chiare le cause del decesso, anche se quella del malore è apparsa la più plausibile. La rotopressa fu rinvenuta spenta e senza carburante, come se fosse rimasta in funzione per lungo tempo. Inutile l’intervento del 118. Ad estrarre il corpo dalla macchina furono i vigili del fuoco. L’anziano padre, stamani, è stato sorpreso fuori della propria abitazione dai i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Agnone. Nei suoi confronti, l’autorità giudiziaria di Isernia ha disposto di nuovo il regime dei domiciliari.