CAMPOBASSO-ISERNIA. Le premesse al nuovo anno scolastico non facevano presagire nulla di buono. I tagli, imposti dalla razionalizzazione della spesa pubblica, hanno riguardato la revisione del dimensionamento scolastico. Infatti, nelle scorse settimane, la Regione ha approvato il provvedimento che ha creato qualche disagio soprattutto nei piccoli comuni costretti ad accorpare, con la creazione delle pluriclassi.
In Molise l’ora del primo giorno di scuola è giunta ierì mattina, 10 settembre, per circa 42 mila studenti, di cui 32 mila per la provincia di Campobasso e i restanti per quella di Isernia. Nonostante i tagli e i ritardi vari non si sono registrati rilevanti problemi a nel capoluogo regionale, tranne per gli studenti dell’Istituto Pilla e del plesso di via Leopardi, per i quali l’apertura è stata posticipata a lunedì prossimo.
Secondo Mariapina Parisi, dirigente dell’Istituto di via Crispi, “benché i tagli subiti abbiano significato qualche difficoltà, tutte le scuole di Campobasso sicuramente riusciranno ad assicurare un buon livello di istruzione, di benessere psico-fisico e di sicurezza a tutti i nostri bambini”. La Parisi inoltre auspica che “la scuola primaria continui ad essere il fiore all’occhiello dell’istruzione italiana. E’ fuori dubbio che le basi si gettano qui da noi: facendo un buon lavoro, garantiremo agli studenti il successo per gli anni futuri”.
Anche ad Isernia e provincia non si sono registrati particolari disagi o grossi imprevisti. Le uniche situazioni da segnalare sono quelle relative ai licei. Il Classico, che ha formato due prime, sarà ubicato presso i locali dell’Itis, dovendo ancora fare a meno della sede storica di via Garibaldi, nonostante le accese proteste degli studenti. Per lo Scientifico anche qui divisione logistica per motivi di capienza tra sede storica e aule dell’istituto ‘Fermi’.
Due importanti novità: una presso l’istituto Giovanni XXIII° di Isernia, con l’inaugurazione di un nuovo corso sperimentale di informatica che va ad arricchire l’offerta formativa dell’istituto. La nuova sezione prevede la formazione mediante l’utilizzo di strumenti e apparecchiature tecnologiche, quali notebook, tablet, palmari, piuttosto che attraverso il classico utilizzo di libri. L’altra novità è quella relativa al Liceo scientifico, che da quest’anno ha fatto partire la cosiddetta sezione sportiva. Il primo corso a livello provinciale è il fiore all’occhiello della struttura. Difatti, come afferma il dirigente Silvestri, “la nuova offerta formativa ha avuto molto appeal tra i giovani, registrando numerose iscrizioni. Abbiamo pensato che per la sezione sportiva dovessimo fornire ai frequentanti una divisa che costituisse l’uniforme di rappresentanza e lavoro degli studenti”. In merito al piano di studi, Silvestri sottolinea che “il percorso di base è quello di un liceo scientifico a tutti gli effetti, con l’arricchimento delle attività e discipline sportive rispetto al piano di studi classico. Per tale iniziativa avremo il supporto delle federazioni sportive locali, che metteranno a disposizione anche le attrezzature per la formazione on the job.” Infine, conclude Silvestri, “al termine del quinquennio i ragazzi avranno la possibilità di spendere sul mercato del lavoro le conoscenze e i brevetti (istruttore, arbitro ecc.) acquisiti, non penalizzando per questo l’accesso a tutte le facoltà universitarie”.
Per quanto riguarda la situazione in provincia, a Monteroduni è stata appena inaugurata la nuova struttura che ospiterà gli studenti. Infine, a Venafro, il Liceo classico ritornerà a funzionare dalla prossima settimana nella vecchia sede di via del Municipio.

Francesco Clemente