Prima commissione, manca il numero legale: insorge il centrodestra

ISERNIA. Maggioranza ancora in affanno al Comune di Isernia. Stamani la riunione della prima commissione permanente, è saltata per mancanza del numero legale. All’ordine del giorno, tra l’altro, tre argomenti di indubbio interesse pubblico: la proposta di fattibilità per la variazione delle tariffe della mensa scolastica; la localizzazione di una nuova farmacia nel territorio comunale e l’organizzazione della “Giornata della Paleontologia”. Vibranti le proteste dei tre esponenti della minoranza presenti in commissione, Eugenio Kniahynicki, Sonia De Toma e Domenico Chiacchiari (delegato per iscritto da Emanuela Guglielmi). “Come spesso accade – scrivono i tre esponenti dell’opposizione – a causa della superficialità di alcuni consiglieri di maggioranza, alle 9:35 (oltre la mezz’ora di tolleranza, essendo la riunione fissata alle 9, ndr) i lavori non erano ancora iniziati poiché il numero legale di cinque commissari non era garantito dalla maggioranza. Pertanto i consiglieri di opposizione chiedevano alla segretaria di verificare il numero legale e, in mancanza dello stesso, di dichiarare nulla la seduta. La segretaria verbalizzava la presenza di soli tre commissari, pertanto la riunione è risultata non valida. E’ obbligo della maggioranza garantire il numero legale tanto nelle sedute di Consiglio comunale, quanto nelle sedute delle commissioni – continuano Kniahynicki, De Toma e Chiacchiari – specialmente quando gli argomenti da trattare sono così importanti e urgenti per la cittadinanza. Altre volte abbiamo soprasseduto per il bene della città, ma a fronte dell’arroganza di taluni abbiamo deciso di non agevolare più i lavori di questa scriteriata amministrazione. Il ruolo di consigliere impone un obbligo civile e morale nei confronti della cittadinanza, e il primo dovere dei consiglieri, soprattutto di chi è in maggioranza e amministra questa città, è quello di essere presente – concludono – ogni qualvolta convocato o di avere quantomeno premura di delegare un sostituto a norma di regolamento”.