Tribunale di Isernia a rischio, avvocati pensano a class action contro il governo

ISERNIA. Una class action contro i tagli indiscriminati ai servizi essenziali di Isernia e della sua provincia. Questa la prima iniziativa allo studio del neonato comitato a salvaguardia del tribunale di Isernia, sorto ieri mattinasu iniziativa dell’avvocato Ottavio Balducci al termine dell’assemblea della Camera civile di Isernia. Nel corso della riunione, aperta anche a professionisti non iscritti all’Avvocatura, si è discusso dei paventati tagli dei tribunali di Isernia e Larino e della Corte d’Appello di Campobasso. Numerose le presenze: tra i ‘non togati’, il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Isernia, Antonio Borrelli, che ha subito aderito. Il comitato auspica l’appoggio di tutte le categorie professionali che, anche non direttamente, entrino in relazione con il tribunale: medici, ingegneri, geologi, geometri, giornalisti. L’impegno condiviso vuol essere quello di dare un segnale forte al governo centrale, perché Isernia e la sua provincia non debbano subire ulteriore depauperamento in quanto periferia ma possano resistere e reagire con iniziative forti. Referenti del comitato, gli avvocati Nico Vizoco, Anna Ferreri, Achille Di Lello e Daniele Razzante, oltre al presidente dei commercialisti, Borrelli, che nominerà presto altri iscritti al suo Ordine professionale. Venerdì 19 settembre, alle ore 18, presso la sala gialla della Provincia, la prima riunione in programma, durante la quale saranno ufficializzate le adesioni e spiegate le iniziative in cantiere: oltre alla class action, si pensa una manifestazione a Isernia, dal cui esito dipenderà una secondo corteo da fare a Roma. Da non escludere forme di protesta eclatanti, sullo stile di quelle attuate negli anni della richiesta di istituzione della Provincia.