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Ospedali, Isernia e Venafro nel caos: ambulatori vuoti e macchinari rotti da settimane

ISERNIA-VENAFRO. Continua l’odissea negli ospedali pubblici molisani. Dopo il recente caso del ‘Veneziale’ di Isernia, dove l’assenza del diabetologo ha costretto l’Asrem a rimandare a casa – dopo aver quanto meno rimborsato loro il ticket- pazienti con visita prenotata anche 90 giorni prima, nuove polemiche montano all’indirizzo della struttura pentra e, ancor più, del Santissimo Rosario di Venafro.

PNEUMOLOGIA A ISERNIA. A Isernia, pochi giorni fa, alcuni pazienti con problemi respiratori che dovevano sostenere una visita pneumologica, sono stati costretti a fare ritorno a casa per mancanza di medici in ambulatorio. “Potevano avvertirci, non è facile spostarsi per chi è nelle nostre condizioni. Ma non finirà così”, dichiara un anziano, che insieme ad altri utenti interessati sta valutando finanche di percorrere la strada di un esposto in procura. Secondo quanto si apprende da fonti interne, il problema è di vecchia data. L’ospedale di Isernia, infatti, dispone di un solo medico pneumologo in forza presso il reparto di Medicina. Dunque, quando è costretto ad assentarsi, l’attività ambulatoriale si ferma. Ma perché nessuno avvisa i pazienti, allora? Inoltre, se è vero – come appreso sempre da fonti interne – che al ‘Veneziale’ ci sono altre professionalità dotate della specializzazione in Pneumologia, perché la dirigenza Asrem non chiede loro di potenziare l’attività ambulatoriale? Domande, quasi inutile dirlo, senza risposta.

ECOGRAFIA A VENAFRO. Ancor più incredibile la situazione al Ss. Rosario. Una giovane donna della valle del Volturno, pochi giorni fa, si è presentata con regolare prenotazione, fatta ben quattro mesi prima, per sentirsi dire che non era possibile fare l’ecografia. Le sonde dell’ecografo, infatti, sono state danneggiate da un atto vandalico ad opera di ignoti all’inizio di agosto e, da allora, non è stato ancora possibile ripararle del tutto. Dunque, per lei e tanti altri come lei che abbiano prenotato la visita con un determinato medico, tocca armarsi di santa pazienza e provare a recarsi al Neuromed, sperando di poter risolvere il problema. Ovviamente, nessuno dall’Asrem si è premurato di avvertire i cittadini/contribuenti che l’ecografo era ancora fuori uso. Con il risultato che l’immagine di una sanità pubblica che funziona è ormai, praticamente, solo un ricordo offuscato.

PREMI DI PRODUZIONE AI DIRIGENTI IN SCADENZA. Oltre al danno, ovviamente, la beffa. Come denuncia il Movimento Cinque Stelle Molise, lo scorso 31 agosto sono scaduti i contratti del direttore sanitario dell’Asrem, Giancarlo Paglione, e del direttore amministrativo Gianfranca Testa, mentre in scadenza il 30 settembre prossimo c’è anche il commissario straordinario Gaetano Fuiano.
“In sostanza – spiegano i grillini – in questo momento due dei tre incarichi apicali ai vertici Asrem sono vacanti e il terzo è praticamente giunto a termine. Una situazione estremamente critica per l’Azienda sanitaria regionale che, in una fase di riorganizzazione che non può più attendere, deve comunque tutelare la salute dei cittadini molisani, necessitando che tutte le posizioni di responsabilità siano coperte al fine che ogni passaggio possa avere la giusta vidimazione. A questa situazione di instabilità si somma la relazione della sezione regionale della Corte dei conti, che con la delibera 151/2014 precisa che dalla verifica dei bilanci d’esercizio 2011 e 2012 dell’Azienda sanitaria della Regione Molise emerge ‘una situazione di diffusa irregolarità contabile, un non corretto ed efficace uso delle risorse, nonché un elevato rischio di squilibrio di bilancio'”.
“Non certo ci stupiamo di questa ennesima segnalazione di diffusa irregolarità contabile’ – continuano dal Movimento Cinque Stelle – ormai una prassi nel decennio Iorio, e per le quali l’amministrazione Frattura non riesce a rispondere alle osservazioni del Tavolo tecnico interministeriale, ricevendo continue bocciature. Quello che fa ancora più specie è che il 3 settembre con la delibera Asrem n. 115 sono stati erogati premi di risultato per il periodo marzo–agosto 2014 sia al dottor Paglione sia alla dottoressa Testa di 9.792,00 euro ciascuno, il tutto firmato dal direttore generale Fuiano”. Una sorta di buonuscita, fatta “con provvedimenti che speravamo di non leggere più dopo la sostituzione del dottor Percopo – concludono i grillini – Il dato politico che resta e che il Movimento 5 Stelle vuole sottolineare è capire in che modo il presidente/commissario Frattura voglia individuare le nuove figure che dovranno coprire questi ruoli”.

 

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