La nuova Forza Italia si presenta: vecchie facce, divisioni e polemiche

CAMPOBASSO. Qualche piacevole sorpresa, tanti ex e vecchie polemiche. Si potrebbe sintetizzare così la presentazione del nuovo coordinamento provinciale di Forza Italia, che ha fatto il suo debutto ufficiale ieri pomeriggio al Centrum Palace di Campobasso. Nella squadra, oltre al coordinatore Pierluigi Lepore (nomina che ha fatto storcere il naso a tutti quelli che speravano nel rinnovamento), anche l’ex sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo e i suoi ex assessori Pascale e De Benedittis. Poi da Termoli volti noti come Alberto Montano, Francesco Roberti e Fernanda De Guglielmo. Ad Antonio Pietrarca, giovane e apprezzato professionista, considerato tra gli astri in ascesa della politica locale, conferito il ruolo di segretario amministrativo provinciale. Altra nota lieta la nomina di Marialetizia Maselli alle Pari Opportunità. Per il resto poche novità di rilievo e fiumi di polemiche, innescate a distanza ancora una volta da Manuele Martelli e che di fatto hanno condizionato la “prima” di un partito che non sembra essersi ripreso dalle ultime batoste elettorali e da antiche divisioni. In realtà il capitolo comunali, con il suo codazzo di rancori e veleni,  non è stato ancora chiuso.  Ieri mancavano all’appello tutti coloro che a gran voce la scorsa primavera si erano battuti per un partito aperto e per l’istituzione delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Primarie che avrebbero coinvolto finalmente la base, rappresentando un punto di svolta nella voglia di riscatto del centrodestra molisano dopo la sconfitta delle regionali. Allora la domanda è d’obbligo: può un partito nascere dalle ceneri di una lunga e logora  resa dei conti? E’ dall’estromissione di chi ha osato sfidare Roma? C’è da sottolineare la diplomazia del coordinatore Lepore, che non ha chiuso la porta ai dissidenti e ha più volte parlato di unità. Ma sono proprio le ultime scelte del partito ad aver isolato sempre più Fi dal resto dell’area moderata e ad aver trasformato un grande movimento in un piccolo gruppo di fedelissimi e poco più. I tempi della politica scorrono in fretta e Forza Italia, considerate le troppe occasioni perse, sembre essere andata oltre un’ideale data di scadenza.

Red