CAMPOBASSO. “All’ex assessore di Forza Italia, dico solo che nella vita occorre avere coerenza nei comportamenti e che il partito non è un albergo dove si entra e si esce secondo la propria convenienza”. Così il coordinatore di Forza Italia Pierluigi Lepore replica alla richiesta di dimissioni avanzata di Rita Colaci, nota stampa che aveva alzato il livello della polemica intorno a un partito rinato tra spaccature e veleni. Spaccature che vengono giustificate dal numero uno provinciale con la necessità di premiare chi, alle scorse comunali di Termoli e Campobasso, ha rispettato gli ordini di partito e punire invece chi (la maggioranza di militanti ed eletti) ha osato sfidarli chiedendo partecipazione e democrazia interna. In politica, al di là di come la si pensi, alla fine contano i fatti. E i risultati (sia della lista azzurra che della coalizione) ottenuti nelle due città hanno dato ragione ai tanti che chiedevano apertura e rinnovamento. Paradossalmente proprio loro restano fuori da un partito che nasce da una vera e propria “purga” e che quindi non sembra avere alcun futuro.