Le biomasse domenicali di Ruta e Petraroia

CAMPOBASSO. E il silenzio fu interrotto di domenica. Film scritto e diretto da Roberto Ruta e Michele Petraroia. Dopo una settimana ambigua, fatta di omissioni, di imabarazzi e di sussurri. Dopo un lungo e tormentato Consiglio regionale, ecco che il no chiaro alle Biomasse arriva solo nel giorno delle mille persone in piazza a Bojano. Una folla immensa per dire no alle due centrali nel polmone verde del Molise.

Michele Petraroia, che secondo i maligni ha una scrivania dotatata di un tasto che genera automaticamente comunicati stampa, aspetta il dì di festa per ricordare che bisogna tutelare il Matese da certi impianti e da certe diavolerie. Anche il compagno di corrente Roberto Ruta se la prende comoda e nella sua stringata nota cita Bregantini (altro oppositore ritardatario) ed elogia la compattezza (?) del gruppo Pd a Palazzo Moffa. Per carità, tutto fa brodo. L’obiettivo è quello che conta e oggi, rispetto a soli sette giorni fa, sembra di fatto meno lontano. Anche perché a quanto pare il governatore Frattura si è già attivato per congelare le autorizzazioni.

I comunicati della Uil (che chiede un intervento incisivo da parte della Regione) e quello appena giunto del Wwf (che dichiara l’assoluta incompatibilità tra le Biomasse e la vocazione turistica di un’area che potrebbe essere davvero la perla del Molise) fanno da corollario alla prima (e forse decisiva) battaglia vinta dai mille che hanno riempito ieri mattina la piazza di Bojano.

A perdere, manco a dirlo, un’altra volta la politica. Soprattutto quella che ha storicamente ed ideologicamente la presunzione di difendere il popolo e che invece riesce a malapena a difendere se stessa.

Jones