HomeNotizieCRONACAArrestato nuovamente l'ex sindacalista della Ugl: aveva provato ad inquinare le prove

Arrestato nuovamente l’ex sindacalista della Ugl: aveva provato ad inquinare le prove

Aly Soliman era stato già fermato dalla Polizia e colto in flagranza di reato (estorsione). Adesso è stato rinchiuso nel carcere di Larino

 

CAMPOBASSO. Nel pomeriggio odierno, personale della Squadra Mobile ha tratto nuovamente in arresto il sindacalista dell’U.G.L. di Termoli SOLIMAN Aly, in esecuzione della misura cautelare in carcere, associandolo alla Casa Circondariale di Larino. Il 15 settembre u.s, il SOLIMAN era già stato arrestato nella flagranza del reato di estorsione dalla Polizia di Stato di Campobasso. Si ricorderà che il G.I.P. del Tribunale di Larino aveva convalidato l’arresto ma nei suoi confronti aveva applicato la misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora in Termoli.
Il SOLIMAN era stato denunciato perchè, a seguito di accordo di conciliazione con i lavoratori della casa rifugio per anziani di Morrone del Sannio (CB), di proprietà del Comune di Morrone del Sannio e gestita da una cooperativa sociale, aveva preteso per sè, con la minaccia di aprire ulteriori vertenze sindacali contro la cooperativa, la somma iniziale di euro 20.000,00, poi ridotta a 10.000,00, da pagare in contanti in quattro rate da euro 2500,00 l’una. La prima rata era stata corrisposta nella prima settimana di agosto u.s., mentre la seconda rata di pari importo era stata corrisposta il giorno dell’arresto.
Il sindacalista, che per ottenere la misura dell’obbligo di dimora si era dimesso da ogni carica sindacale, aveva sempre sostenuto che le somme pretese erano destinate ai lavoratori e non a sé medesimo. Tuttavia, sin dal momento in cui era stato dimesso dal carcere, i poliziotti della Squadra Mobile lo avevano ininterrottamente monitorato e seguito in ogni suo movimento, così scoprendo che aveva tentato di inquinare le prove in merito al suo operato presso la casa per anziani di Morrone del Sannio (CB).
In tal modo, veniva inoltrata dettagliata informativa al Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino dott. Federico CARRAI, il quale chiedeva al GIP l’aggravamento della misura cautelare, prontamente recepita.

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