Secondo gli inquirenti il principale indagato aveva messo in piedi un metodo organizzativo che prevedeva la segregazione e il ‘contenimento’ dei malati, perseguendo una logica aziendale “volta a ridurre i costi di gestione, trascurando e mortificando i bisogni reali degli assistiti e la loro dignità”. Un’anziana donna deceduta ad aprile per setticemia per un catetere non controllato: ma ai familiari fu riferito di decesso per arresto cardiaco. Il primo cittadino non si dimetterà: la legge Severino contempla la decadenza solo per reati contro la pubblica amministrazione. L’avvocato Mastronardi: estraneo ai fatti, lo dimostreremo. E la comunità di Montaquila lo difende. Lunedì al via gli interrogatori degli indagati