Categories: CRONACA

Villa Flora, i parenti dei malati: “Mai un graffio, qui stanno tutti bene”

MONTAQUILA. Pronti a mettere la mano sul fuoco: per loro, non esiste nessun orco. E, alle parole di “lager”, sono letteralmente rimasti di sasso. Sono in tanti, a Montaquila, a rifiutare l’etichetta di “clinica degli orrori” per Villa Flora. Parenti di persone ricoverate, conoscenti e amici degli arrestati; semplici cittadini; ma, soprattutto, familiari che hanno avuto esperienze assolutamente positive con i loro congiunti. Venerdì scorso, giorno della diretta di ‘Pomeriggio 5′, la trasmissione Mediaset condotta da Barbara D’Urso che tanto si sta occupando della vicenda, alcuni di essi hanno voluto rilasciare un’accorata testimonianza. Come Bianca, da Benevento, che riferisce delle difficoltà che aveva, da sola, ad occuparsi di sua zia, paziente psichiatrica con una grave patologia. “Per convincerla a lavarsi, dovevamo trascinarla – ha dichiarato ai microfoni di Canale 5 la donna – Dunque, ci tengo a precisare, per chi non lo sappia, che il paziente psichiatrico presenta una complessità notevolmente diversa da quella dei semplici degenti anziani. In alcuni momenti della sua vita, il paziente psichiatrico è molto aggressivo, ha crisi isteriche, può diventare pericoloso. A Villa Flora, oltre mia zia, c’è il cognato di una mia amica. Sia io che lei non abbiamo mai riscontrato nulla di anomalo. Dico di più: mai un graffio, mai un livido, mai un segno. L’atmosfera di questa clinica è sempre stata familiare. E i pazienti, più volte, abbracciano gli operatori e sorridono con loro. Stanno bene con loro. Presentano, insomma, atteggiamenti che vanno in tutt’altra direzione da quelli che dovrebbe avere chi riceve quotidiani maltrattamenti”. Ci sono però le immagini, ci sono mesi di riprese video fatte dai carabinieri del Nas che, secondo la procura di Isernia, dimostrerebbero il contrario. “Bisogna vedere cosa prevede il protocollo, se i malati dovessero o meno essere contenuti – dichiara un’ex volontaria della struttura, tornata da fuori regione, dove vive, per rendersi conto di persona di cosa stesse accadendo – ma non c’è mai stato nessun maltrattamento. Mi viene da piangere a leggere certe cose. Non è mai stato torto un capello a nessuno, qui dentro”. Da dietro le finestre della casa di riposo sono in tanti a guardare, increduli, la troupe di Canale 5 che parla di Montaquila e Villa Flora. Nei loro occhi, lo sgomento di trovarsi al centro di un’attenzione mediatica non richiesta. Ma la bufera mediatico -giudiziaria è appena all’inizio: domani, 13 ottobre, alle 9.30, iniziano gli interrogatori di garanzia degli indagati. E il turno di Franco Rossi, sindaco, medico neurologo e titolare della struttura, arriverà solo mercoledì 15 ottobre. Sul primo cittadino in moltissimi fanno quadrato: “Lo conosciamo da anni. Mai una parola fuori posto, mai un rimprovero verso nessuno. Una persona squisita, incapace di fare del male. E, come lui, anche il personale era sempre disponibile – aggiunge la cognata di un giovane ricoverato – Sono tornata anch’io da fuori regione per vedere se quanto visto in tv avesse un fondamento. Ma, almeno per quel che mi riguarda, mio cognato è felice, e qui dentro, dove è ricoverato da undici anni, è solo stato meglio. Non lo porterò certo via da Villa Flora. Le stanze non erano sporche. Quando io e mio marito venivamo a trovarlo, non abbiamo mai visto nulla che potesse dare preoccupazione”. Un’altra giovane donna, infine, ipotizza come nei confronti del dottor Rossi ci sia stata “sicuramente qualche cattiveria di troppo. Quando c’era la festa, in paese, lui portava con sé alcuni dei suoi pazienti, offriva loro da mangiare e da bere, li faceva stare un po’ in mezzo alla gente ‘normale’. Ma quando andavano via, molti cittadini, a quei tavoli dove erano stati seduti i malati, non volevano nemmeno avvicinarsi”.

C’è tuttavia, com’era logico, anche qualche voce fuori dal coro: “Difficile capire quanto pesi la politica, sui pareri emersi intorno alla vicenda. Tuttavia, se anche non vi fossero responsabilità di maltrattamenti – dichiara un giovane di Roccaravindola – le condizioni igieniche indecenti viste nelle immagini televisive basterebbero da sole. Credo che le dimissioni del sindaco, comunque presunto innocente fino all’ultimo grado di giudizio, siano pertanto un atto assolutamente dovuto. Prendo le distanze da chi si schiera a suo favore a prescindere. Attendiamo di sapere gli sviluppi dell’inchiesta e giudicheremo. I media, locali e nazionali, sappiano però che il paese non sta tutto dalla parte di Rossi. Qui a Roccaravindola, prima di lei, non è venuto nessuno a intervistare la gente. Eppure, ci sono oltre mille abitanti. A mio avviso, Montaquila merita di avere rappresentanti ben diversi”.

Pba

Page: 1 2

mikeante

Recent Posts

Intelligenza Artificiale: il Molise si prepara al futuro con un Think Tank Lab innovativo

Di scena ieri, a Campobasso, l’incontro promosso da Ali Molise CAMPOBASSO.  Vento di cambiamento in…

14 ore ago

Sonika Poietika esplora le musiche di confine: si parte col tributo ad Antonio De Santis

La rassegna in programma dal 20 al 23 giugno al Palazzo Gil di Campobasso. Oggi,…

14 ore ago

Europee, Riccardo Di Palma (M5S): “Costruire la pace e dire no al ritorno dell’austerità”

Il candidato del Movimento 5 Stelle per la Circoscrizione Sud: "Patto di stabilità allarmante. Servono…

14 ore ago

Smaltimento illecito dei rifiuti, Squadra Mobile in azione: nel mirino depuratore, cave e capannoni abbandonati

Operazione effettuata a livello nazionale, con sequestri e denunce. In Molise è stata condotta congiuntamente…

14 ore ago

Valentina spegne due candeline, il messaggio di auguri

Grande festa per il compleanno della bella e dolce Valentina. La piccola spegne oggi le…

16 ore ago

Trasportava mezzo chilo di hashish, giovane in manette: prendeva le ‘ordinazioni’ su Telegram

In azione la Squadra Mobile di Isernia. L’episodio a Venafro. Sequestrato anche denaro VENAFRO. Operazione…

16 ore ago