CAMPOBASSO. Dopo il retroscena pubblicato giorni fa pure su Isernianews, ci pensa il diretto interessato a rendere meno fantascientifica un’ipotesi politica destinata a creare più di qualche scompiglio in Molise.
Tonino Di Pietro, in un’intervista rilasciata all’Huffington Post, infatti non solo ha confermato la volontà di corerre per la poltrona di sindaco di Milano (città che un ventennio fa lo lanciò mediaticamente), ma ha anche confermato una sorta di trattativa in corso con il Movimento guidato da Beppe Grillo. Pure con Casaleggio, persona che stima sia dal punto di vista personale che professionale. Ma al di là dei convenevoli, l’ex pm si è spinto oltre: “Guardi – ammette – nel Non Statuto la regola è chiara sulla possibilità di candidare chi ha fatto già politica. Non li sto a tirare per la giacchetta. Io mi presento come cittadino comune però, poi vediamo che succede”. Di Pietro candidato con i Cinque Stelle è quindi all’ordine del giorno e ipotesi tutt’altro che remota.
E le conseguenze locali? L’ex ministro, come tutti ben sanno, ha lasciato l’Italia dei Valori (senza risparmiare nell’intervista dure critiche alla sua classe dirigente), partito cardine della maggioranza Frattura. Ma è innegabile che i suoi tre esponenti (l’assessore Nagni e consiglieri Di Pietro Jr e Parpiglia) siano ancora legatissimi al leader. A Milano contro il Pd e a Campobasso alleato di ferro del Pd? In fondo nulla di particolarmente catastrofico per la politica italiana. Ma sarà interessante conoscere pure l’opinione dei grillini molisani Federico e Manzo, fieri avversari dei dipietristi in consiglio regionale.
In realtà il MoVimento, tra espulsioni, polemiche interne e sondaggi poco esaltanti, non sta vivendo in questi giorni proprio il suo momento migliore. Vedremo se l’effetto Di Pietro avrà il sapore della riscossa o contribuirà ad alimentare la confusione.
Jones
