Bracconaggio, ritrovati lacci e richiami acustici per volatili

POZZILLI. Il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato i controlli venatori sul territorio, in particolare quelli antibracconaggio, in concomitanza della stagione venatoria entrata nel vivo. Nell’ambito delle verifiche, gli agenti hanno accertato due reati venatori, in agro di Pozzilli, a carico di autori ignoti. In località “Cioccaro”, all’interno di un oliveto incolto, sono stati rinvenuti due lacci legati saldamente a grossi ulivi. Entrambi i lacci, con nodo scorsoio, erano stati posizionati in corrispondenza di un passaggio abituale di animali selvatici, con l’evidente intento di catturarli. Tali ignobili sistemi di cattura, oltre ad essere proibiti dalla legge, risultano particolarmente cruenti, in quanto le prede che vi rimangono intrappolate muoiono per soffocamento, dopo aver patito notevoli sofferenze. L’altro reato è stato accertato in località ‘Maddalena’ dove, adagiato e accuratamente nascosto nella vegetazione, è stato rinvenuto un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. Il marchingegno è vietato perché, essendo estremamente efficace nell’attirare gli animali, avvantaggia eccessivamente i cacciatori. Dopo la rimozione ed il sequestro dei dispositivi illegali, la Forestale ha avvisato la procura di Isernia.

Francesco Clemente