CAMPOBASSO. Dovranno rispondere delle accuse di truffa e falso i 25 dipendenti, pubblici e privati, ai quali è stato notificato in queste ore un avviso di garanzia da parte della Procura di Campobasso. L’inchesta, partita un anno fa in contemporanea con quella ben nota dei presunti maltrattamenti a Villa Flora, è stata condotta dai carabinieri dei Nas di Campobasso del capitano Antonio Forciniti.
I 25, residenti su tutto il territorio regionale, avrebbero usufruito impropriamente della cosiddetta legge 40, ottenendo mensilmente un permesso retribuito di tre giorni dal lavoro per assistere parenti disabili o in gravi condizioni di salute, parenti che però – stando ai controlli incrociati compiuti in questi mesi dai militari – non sarebbero mai usciti dalle case di riposo in cui erano ricoverati e non avrebbero ricevuto alcuna assistenza dai congiunti.
Una truffa salatissima per le casse dell’Inps: ben 200mila euro. Uno scandalo, l’ennesimo, che farà discutere a lungo.
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