HomeSenza categoriaIsernia, Brasiello ‘porta a casa’ il bilancio di previsione

Isernia, Brasiello ‘porta a casa’ il bilancio di previsione

ISERNIA. Luigi Brasiello incassa il sì al bilancio di previsione 2014. Dopo tanto tribolare, con la vicenda del lodo Spinosa che ha comportato quattro diffide in otto mesi nonostante il sindaco volesse approvarlo addirittura in febbraio, il documento contabile è finalmente stato licenziato dal Consiglio comunale di stamani: 18 i voti favorevoli, 6 i contrari (tutta l’opposizione di centrodestra, con l’eccezione degli assenti Guglielmi, De Toma e Kniahynicki). Non sono mancate, ovviamente, le polemiche, in particolar modo sull’iter procedurale seguito dall’amministrazione di centrosinistra, accusata di “colpevole ritardo” al punto da poter rischiare la nullità degli atti, stando a quanto dichiarato in particolare da Giacomo d’Apollonio (Isernia in Comune) e Gianni Fantozzi (Grande Sud). Ma andiamo con ordine.

Il bilancio 2014 è stato illustrato nel dettaglio dal consigliere delegato Fabia Onorato. “Siamo stati influenzati da diversi vincoli – ha spiegato l’esponente di ‘Isernia di tutti’ – e da vicende che hanno comportato lo slittamento del bilancio con notevole ritardo. Prima di tutto da vincoli di tipo normativo e da difficoltà avute dal fatto che i trasferimenti statali sono notevolmente diminuiti”. Ben 1,644 milioni di euro in meno, infatti, i fondi a disposizione dal 2013. Ciononostante, Onorato ha sottolineato il “totale rispetto” di tutti i parametri dal punto di vista legale ed economico nella stesura del bilancio. Circostanza, questa, che consentirà “di abbassare le aliquote e la tassazione negli anni futuri”, ha annunciato. “Abbiamo fatto un’opera totale di risanamento – questo il dettaglio della ‘manovra’ – come il riaccertamento dei residui.  E’ stata fatta la ‘pulizia’ dei residui vecchi del 2013 pari a circa 11,5 milioni di residui attivi e 10.5 milioni di euro di passivi e si è proceduto a iscrivere in bilancio un fondo di svalutazione crediti, per quanto riguarda i residui più vecchi, pari a circa 350mila euro. Per creare un riequilibrio nelle finanze si è anche deciso, per le note vicende di Esattorie, di vincolare una parte dell’avanzo di amministrazione; un’altra parte, invece, è stata vincolata per metterci al riparo sulla difficoltà di incassare parte dei residui attivi, considerati di dubbia esigibilità. Dal 1° gennaio 2015, inoltre, se l’accertamento delle entrate entro l’anno non si tradurrà in riscossione, dovremo prevedere un altro fondo di svalutazione per correggere gli eventuali crediti non riscossi, che diventeranno dunque residui attivi. Per gli enti virtuosi che riusciranno invece ad incassare tutte le entrate, ci sarà uno sconto sul Patto di stabilità”. Onorato ha concluso la sua relazione manifestando, anche per il prossimo futuro, l’intenzione di proseguire “nell’azione puntuale di riscossione e di lotta all’evasione, ma rendendo la spesa più razionale ed efficiente, rispettando ciò che viene previsto dalla norma e liberando così tutte le risorse che ci servono per andare avanti da soli con le nostre forze”.

Sui contenuti dello strumento previsionale le maggiori perplessità sono state espresse, come detto, da Fantozzi e d’Apollonio.  Per l’esponente di Grande Sud quello proposto “è in realtà un consuntivo. Senza contare che lo schema di bilancio di previsione andava approvato entro il 30 di settembre dalla Giunta, che lo ha invece licenziato a metà ottobre. Sul punto chiederò un parere di regolarità al ministero delle Finanze, perché gli atti potrebbero essere nulli e, dunque, anche ciò che andassimo ad approvare oggi sarebbe tale”. Il consigliere di centrodestra ha infine contestato il vincolo, in via prudenziale, di oltre 10 milioni di euro per esigenze future:  “Noi non condividiamo questo tipo di impostazione – ha detto – da cui è seguito l’aumento delle tasse al massimo. Procedere in tal senso significa crearsi un salvadanaio per esigenze diverse da quelle del programma assunto con i cittadini”.

Sulla stessa linea d’Apollonio: “Siamo alle solite – ha esordito – Non si rispettano le scadenze, esponendo ripetutamente l’ente a possibili contrattempi e a rischi anche di grave entità. Per fortuna il prefetto non ha posto l’attenzione sul rispetto dei termini, da parte della Giunta, per l’adozione dello schema di bilancio. Anche in questo caso si è oltrepassata la scadenza del 30 settembre di circa quindici giorni. Un ritardo che, se fosse stato rilevato, avrebbe indotto l’autorità prefettizia a nominare un commissario ad acta per presentare il bilancio in Consiglio. La giurisprudenza – ha affondato il generale – pone seri dubbi sulle procedure seguite finora: forse la delibera del14 ottobre che approva lo schema di bilancio è nulla, dunque anche gli atti scaturiti ‘a valle’ sarebbero tali. Il caso merita approfondimenti. Porremo, in proposito, un quesito al competente ufficio del ministero dell’Economia e delle Finanze.  Mi auguro che l’iter sia stato regolare, non avremmo bisogno di altri problemi, in questo Comune. Mi chiedo tuttavia perché si continua a lavorare in maniera dissennata viaggiando sul filo del rasoio, approvando gli atti all’ultimo minuto, senza programmare a dovere. E perché non si rispettino regole procedurali e scadenze, perché ci si esponga a rischi di tal fatta. Occorre regolare il tutto in maniera più attenta e tempestiva, l’amministrazione deve cambiare rotta su questo terreno. Parlare di bilancio di previsione a novembre sarebbe totalmente inutile. C’è ormai l’impossibilità di apporre modifiche e correttivi, gli impegni di spesa sono stati assunti, le entrate sono state accertate. Ma le strategie politiche dell’amministrazione – ancora d’Apollonio – non si rilevano dalla lettura del bilancio. Pur con tutte le attenuanti del caso, visto che i problemi ci sono, non si intravede una seria programmazione, bensì si naviga a vista. Mi fa piacere che il sindaco voglia intraprendere una seria lotta all’evasione fiscale, ma dal bilancio non si evince chiaramente, è solo un insieme di numeri per far quadrare i conti, privo di qualsiasi identità. La spesa non viene tagliata e viene inasprita la pressione fiscale al massimo, col rischio di non far entrare il gettito previsto. Non si tiene conto dei disagi per la popolazione e, soprattutto – ha concluso l’esponente di ‘Isernia in Comune – l’ente non è in grado di offrire servizi adeguati ai cittadini in relazione alle tasse che vengono fatte pagare”.

Quanto alla maggioranza di centrosinistra, è stato espressa grande compattezza sull’argomento, anche se più di un consigliere ha auspicato, per il 2015, l’approvazione del bilancio di previsione già nei primi mesi dell’anno.

Da parte del sindaco, infine, un primo segnale di un cambio di passo: proprio stamani, ha svelato, la Giunta municipale ha approvato una delibera in cui è prevista una forte azione di spending review attraverso tagli del 5 per cento di tutti i contratti con soggetti esterni al Comune, come previsto dalla legge. “La Tasi l’anno prossimo non ci sarà più – ha concluso Brasiello – non sappiamo cosa ci riserverà il governo centrale, ma siamo pronti ad affrontare nuova stagione”.

 

Più letti

Campobasso, tutto pronto per festeggiare il patrono San Giorgio

Il programma degli eventi e il messaggio di don Luigi Di Nardo CAMPOBASSO. "Cari fedeli e cittadini di Campobasso, anche quest’anno onoriamo il Santo Patrono,...
spot_img
spot_img
spot_img