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Regione: per alcuni macelleria sociale, per altri tempi d’oro

CAMPOBASSO. Non certo per polemica, ma per diritto, e dovere di cronaca vorremmo sottolineare l’operato, per così dire, posto in essere con ‘disparità di trattamento manifesta’ che la Regione Molise riserva ad alcuni suoi collaboratori.
Sono tanti i precari che hanno perso il posto perché non ci sono soldi: Protezione Civile, sportello Sprint, ecc. Ma per determinate persone, i soldi per la proroga dei progetti la Regione li trova, eccome, e il tutto nel silenzio più assoluto. Ebbene, ci occuperemo del contratto di collaborazione n. 374 del 5 agosto 2013, quindi in pieno governo Frattura.
Nello specifico la Regione Molise, rappresentata dal direttore generale della Giunta regionale, Antonio Francioni e una 37enne della provincia di Isernia il 2 agosto del 2013, presso la sede di Via Genova 11 a Campobasso sottoscrivevano una scrittura privata. Il contenuto di tale contratto sostanzialmente era quello di prorogare quello in scadenza, relativo al ‘Progetto di assistenza tecnica al servizio di prevenzione e tutela dell’ambiente’ che non era stato completato nei termini contrattuali. Infatti, si legge nelle premesse, i termini entro cui consegnare il progetto erano fissati entro il primo marzo 2013, ma per la necessità di portarlo a termine, con determinazione direttoriale n. 92 del 7 febbraio 2013, si era ritenuto di dover prorogare per ulteriori sei mesi la durata dell’incarico.
Come se non bastasse, nella stessa determina, venivano individuate altre attività da aggiungere al contratto iniziale, quali ausilio e implementazione delle attività in materia di “amianto, rifiuti, discariche, educazione ambientale, delibere CIPE, valutazione ambientale, progetto orso, ingegneria naturalistica, autorizzazione integrata ambientale, qualità dell’aria e dell’acqua”. La nuova scadenza entro cui terminarle veniva fissata entro il 31 dicembre del 2013. Per quanto detto, veniva riconosciuto alla 37enne un compenso aggiuntivo di 10mila euro lordi, oltre ai 24 mila annui che aveva percepito per il contratto dal 2 marzo 2012 al primo marzo 2013. Pertanto, con determinazione del direttore generale n. 666 del 31 luglio 2013, si autorizzava la stipula di detta proroga contrattuale non solo alla 37enne succitata ma anche ai ‘componenti di un gruppo di lavoro’ fino al 31 dicembre 2013. E guarda un po’ chi ritroviamo nel ‘gruppo di lavoro’, come lo chiama la Regione? Volti noti della politica locale: un sindaco della provincia di Isernia, alcuni consiglieri comunali, parenti stretti di personaggi bene in vista del centrodestra allora al governo e altri addirittura che ricoprono duplici incarichi di collaborazione con l’ente regionale. Dunque, il gruppo è composto in totale da 13 persone e la maggior parte di esse, compresa la 37enne, sembra abbiano collaborato con l’assessorato all’Ambiente della regione a partire dall’anno 2005.
Inoltre, all’articolo 5 di detto contratto, si stabilisce un ‘accordo transattivo’, in cui la Regione Molise riconosce, in favore del contraente, l’importo omnicomprensivo di 10mila euro per l’attività di collaborazione prestata, in regime di proroga autorizzata con determina direttoriale n. 92, dal 2 marzo 2013 al 31 luglio 2013. Non c’è che dire: 2mila euro lordi al mese per 13 collaboratori sono una bella somma, ma per alcuni si trovano sull’unghia, mentre per altri, come quelli della Protezione Civile, non ci sono soldi per prorogare i contratti. Stessa cosa per i circa 50 progettisti dello sportello Sprint, nonostante i fondi siano accreditati dal ministero dello Sviluppo Economico.
Il trattamento riservato collaboratori della Regione Molise sembra collidere con l’articolo 3 e 97 della Costituzione. Con una evidente disparità di trattamento tra lavoratori con la lesione, da una parte, del principio di uguaglianza rispetto alla legge e dall’altra con la lesione del principio di imparzialità dell’amministrazione. Ma ci meravigliamo ancora di più dell’operato del governo regionale che, se non ricordiamo male è di sinistra, quella sinistra che ha nel suo dna l’aiuto, il soccorso ai più deboli. Ma forse è tale solo perché siede alla sinistra del presidente.

KJ

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