HomeSenza categoriaTesta: A Isernia solo 'panem e circenses'

Testa: A Isernia solo ‘panem e circenses’

ISERNIA. Nella più totale indifferenza, l’amministrazione comunale di Isernia starebbe adottando la tattica della distrazione di massa. Questa l’accusa del consigliere di minoranza, Stefano Testa, il quale tiene a rimarcare che nei momenti difficili, in cui sarebbe indispensabile la massima concentrazione e impegno nella elaborazione di progetti strategici, la nuova classe dirigente locale, incapace di far fronte a tutte le problematiche da affrontare, insabbia queste carenze distraendo l’opinione pubblica attraverso il concetto del ‘fare ammuina’. Un’amministrazione, quella guidata da Luigi Brasiello, che valorizza solo aspetti superflui della vita pubblica “è inequivocabilmente avviata a guidare il declino dell’ente che amministra”. Testa Cita Giovenale, parlando di ‘Panem et circenses’, convinto “che dare cibo e offrire forme di intrattenimento sia “il metodo più efficace per salire al potere e conservarlo”.
Il consigliere di opposizione scatta un’istantanea alla situazione in cui versa la provincia di Isernia: “Eliminano l’ente Provincia, chiudono la prefettura ed altri importanti uffici periferici dello stato, la sanità viene razionalizza, i fondi per i trasporti ridotti all’osso, tagli alla scuola, il tutto in nome della democrazia. Parallelamente collassano tutte o quasi le maggiori realtà economiche della nostra provincia e della Regione”.
Testa si dice “sconcertato di fronte all’operato della classe politica. Un’amministrazione comunale che passa da una televisione all’altra senza mai affrontare un problema reale. Che fine hanno fatto gli impegni assunti durante la campagna elettorale? Quelli sulla riapertura-sistemazione della strada statale 17 del Macerone, sulla frana di via Occidentale che mette in pericolo anche le costruzioni vicine, sul rilancio e potenziamento della sanità provinciale, sulla ripresa del commercio a Isernia – con l’allora presidente della Camera di Commercio, oggi sindaco di Isernia, che capeggiava la rivolta degli esercenti, i quali portarono simbolicamente le chiavi dei loro negozi al Comune – e infine sull’impegno dell’amministrazione comunale a regolamentare il funzionamento dell’auditorium in quattro mesi?”
Testa rincara la dose: “E’ chiaro, si sposta l’attenzione dai problemi reali a quelli superflui, è mortificante! La città è tappezzata da manifesti che annunciano, per le festività natalizie, l’esibizione di Renzo Arbore e dell’Orchestra Italiana, a cui è stato dato il patrocinio del Comune e dell’assessorato alla Cultura. Si tratta di una beffa per l’intera collettività, il prezzo del biglietto è di circa 70 euro, una cifra alla portata di pochissime tasche, visto che la stragrande maggioranza degli isernini combatte con la crisi e con l’assenza di prospettive. Senza considerare che ancora una volta la sala dell’Auditorium, in base alla delibera di Giunta comunale n. 125 del 21/10/2014, per “manifestazioni di particolare rilevanza e coinvolgimento sociale”, è stata concessa gratuitamente. Il cittadino comune che non può permettersi di partecipare al concerto di Renzo Arbore si chiederà, allora: ‘Se non paga Renzo Arbore vuol dire che non paga nessuno? Ma poi, chi paga la sala a Renzo Arbore?’ Queste mi sembrano giuste riflessioni”.
“La mia attività politica – conclude l’esponente di centrodestra è improntata sistematicamente a risvegliare il senso dell’appartenenza alla comunità, ai valori che essa ha espresso finora; cerco di creare una sorta di ‘chiamata alle armi’, che faccia risvegliare gli isernini dal torpore da cui sono circondati. Un preoccupante disinteresse dei cittadini, che toglie forza anche a chi vuole operare per il bene comune. Invece, con rammarico, stiamo assistendo alla nascita e al consolidamento di una classe politica impegnata sull’effimero e distaccata dalle problematiche reali che provengono dalla collettività. Comincio ad avere l’amarezza di chi sta perdendo la fiducia e l’ottimismo che mi hanno sempre sostenuto e guidato, ma spero che i giovani consiglieri che siedono tra i banchi della maggioranza abbiano un moto di orgoglio e con senso critico e concreto si oppongano all’andazzo attuale”.

F C

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