MONTAQUILA. Resta ai domiciliari Franco Rossi, sindaco di Montaquila, ex consulente sanitario e amministratore di fatto di Villa Flora, la residenza socio-assistenziale ribattezzata dalla procura pentra come “la clinica degli orrori” per la vicenda dei presunti maltrattamenti a danno di pazienti psichiatrici. Oggi la decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Elena Quaranta, che ha rigettato la richiesta di scarcerazione sottoscritta dagli avvocati difensori del medico neurologo, Franco Mastronardi di Isernia e Marco Franco del Foro di Roma. Il gip pentro, in sostanza, ha ricalcato il precedente provvedimento con cui aveva negato le remissione in libertà circa un mese fa, nel quale paventava la possibilità di reiterazione del reato. Rossi si trova ai domiciliari dallo scorso 8 ottobre, insieme ad altre sette persone. Cinque, invece, gli indagati tornati liberi. Si tratta di infermieri, quattro donne e un uomo, la cui posizione viene ritenuta marginale rispetto alle accuse, a vario titolo, di maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni, percosse e abbandono di persone incapaci. Rossi, tra l’altro, per effetto delle legge Severino, a due settimane dall’arresto è stato sospeso di diritto dalla carica di sindaco. Il medico dovrà restare agli arresti domiciliari nonostante la chiusura, lo scorso 22 ottobre, del reparto di Psichiatria uomini, bollato come “lager” dagli inquirenti. Un reparto che, come spiegato in una nota stampa dall’amministratore unico della Rsa Gaspare Scuncio, è stato chiuso perché – senza ricorrere al contenimento, metodo considerato illecito dalla procura pentra – la gestione dei pazienti non sarebbe stata più sopportabile. Gli operatori e gli altri ospiti della struttura avrebbero corso “gravissimi rischi” per la propria incolumità. I legali della difesa, intanto, annunciano il probabile ricorso in appello al tribunale del Riesame di Campobasso: Mastronardi e Franco avranno dieci giorni di tempo per presentare l’istanza, con il Riesame che dovrà pronunciarsi nel successivi venti giorni.