Settore edile in ginocchio, sindacati in piazza

ISERNIA. Mattinata di protesta anche davanti la prefettura di Isernia da parte dei rappresentanti del settore edile. I lavoratori del comparto, ormai messi in ginocchio dalla crisi irreversibile del settore immobiliare che attanaglia il Paese, hanno voluto manifestare pacificamente tutto il loro disagio. Un peggioramento quotidiano per il comparto, che miete migliaia di disoccupati anche nell’indotto. Le sigle Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal UIl chiedono insistentemente alle istituzioni nazionali e locali un intervento che dia respiro a migliaia di lavoratori cassintegrati e disoccupati, che non riescono più ad avere una fonte economica di sostentamento.
In regione i numeri sono da brivido: in sei anni si sono persi 5mila posti di lavoro, per un controvalore negativo di salari erogati in meno pari a 40 milioni di euro annui. Solo in provincia di Isernia si sono persi 2mila occupati. I più fortunati si sono riciclati accettando proposte di lavoro in Emilia Romagna o Abruzzo, per la crescente offerta di lavoro data dalla ricostruzione post sisma. Per Massimiliano Rapone, segretario regionale Filca Cisl, “è giunto il momento in cui la politica deve porre rimedio alla questione mettendo in campo azioni concrete, investendo anche con maggiori lavori pubblici in un settore che, se funzionante, porta benefici concreti a tutta la collettività”.
Invece, per Pasquale Sisto, segretario regionale Fillea Cgil, “non serve ostinarsi sulle grandi opere, come la Termoli-San Vittore, ma puntare sulle vere emergenze del territorio, mettendo in sicurezza le scuole e il dissesto idrogeologico”. Tutti concetti ribaditi durante l’incontro con il prefetto di Isernia Filippo Piritore.

FC

i