‘Festival del Libro’, Mastronardi annuncia: “Viteliù diventerà un film”

Nicola Mastronardi, autore del romanzo storico ‘Viteliú. Il nome della libertà’, ha annunciato stamani – in occasione del primo Festival del Libro e della scrittura creativa di Isernia– che il suo romanzo diventerà un film.
I diritti del romanzo sono stati acquistati da una casa di produzione londinese che sta stringendo una collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche di Roma per la parte della videografica. L’autore molisano era già stato contattato precedentemente dall’Istituto per le tecnologie Applicate ai Beni culturali (Itabc).
I due soggetti interessati (Itabc e la casa di produzione londinese) hanno stilato un protocollo di intesa e hanno avviato la ricerca di finanziamenti a livello europeo. Per tale motivo, Mastronardi rivolge un forte appello alla Regioni Abruzzo e del Molise e alle forze imprenditoriali del territorio affinché recepiscano l’importanza di mantenere la produzione in Italia, e non perdano l’occasione di dare un forte risalto al territorio. Il desiderio di Mastronardi è che le istituzioni e le migliori forze imprenditoriali diventino partner esecutivi del progetto: “Dobbiamo fare in modo che il film venga girato sui monti di Abruzzo e in Molise, lì dove è stato concepito. E per questo occorre un intervento soprattutto da parte delle due Regioni. Si tratterebbe di un investimento che porterà una ricaduta immediata di alcuni milioni di euro sul territorio oltre alla scontata, enorme visibilità”, dichiara l’autore, orgoglioso dell’interesse mostrato per il suo romanzo.

‘Viteliú’ è il romanzo storico d’esordio di Mastronardi, scrittore e saggista di Agnone, per metà molisano e per metà marsicano (la famiglia materna è di Avezzano, sua nonna andava a scuola con Ignazio Silone), nelle librerie italiane da dicembre 2012. ‘Viteliú’ deriva dalla parola osca antica e originaria del termine latino ‘Italia’. Si tratta, infatti, di un viaggio nel mondo nascosto dei popoli Italici: i Sanniti, i Marsi, i Peligni, i Piceni, i valorosi dodici popoli dell’Appennino centrale che si unirono per combattere contro l’indomita potenza romana. Edito da Itaca Edizioni, il romanzo storico si compone di 480 pagine, che nascono da un’intensa documentazione dell’autore durata almeno sette anni. Tra le valli e i monti dell’Alto Molise, la Marsica, la Conca Peligna, le terre dei Piceni, dei Sanniti, dei Lucani, il lettore prova la sensazione di vivere un viaggio nella sua terra e nella sua storia, dal quale si rivela l’origine di una nazione, l’essenza dell’identità scomparsa nei secoli. Si svela la prima Italia.