HomeNotizieCRONACADiagnostica per immagini, Isernia meglio del Nord Italia

Diagnostica per immagini, Isernia meglio del Nord Italia

ISERNIA. Nella pur disastrata situazione in cui versa la sanità regionale, un barlume di speranza ancora si intravede. Infatti, caso più unico che raro, nell’inchiesta fatta dai cronisti del giornale on line ‘Pagina99.it’, la sanità molisana non risulta all’ultimo posto come nelle frequenti e spiacevoli classifiche che, un po’ in tutti i settori, ci indicano come fanalino di coda o quasi. Ebbene, da tale accertamento, sorprendentemente è venuto alla luce che la nostra regione sarebbe una sorta di isola felice relativamente ai tempi di attesa per esami diagnostici per immagini. Precisamente prenotando oggi, tramite il Centro unico di prenotazione, si riuscirebbe a fare un esame come la risonanza magnetica, molto richiesta vista la non invasività, già nei primi giorni del mese di gennaio 2015. Cosa ancor più singolare al modico prezzo di 61,15 euro, cioè pagando solo il ticket sanitario.
Dai risultati dell’inchiesta, dunque, i molisani per questo aspetto non avrebbero di che lamentarsi: difatti, nelle altre regioni prese in esame – Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sardegna – i tempi di attesa sarebbero biblici. I centri pubblici, fatta eccezione per Isernia, sarebbero congestionati tutti fino alla metà del prossimo anno, con tempi di attesa medi di circa 210 giorni. Nelle quattro regioni prese in esame, a farla da padrone, è la sanità privata o convenzionata: infatti, se si richiede la prestazione con ricetta del medico di base, i tempi di attesa sono comunque lunghi, pari a diversi mesi, mentre se si opta per eseguire lo stesso esame privatamente, cioè senza ricetta, si rischia di farlo già il giorno successivo o comunque entro una settimana, ma con la ‘sorpresa’ del costo notevolmente alto (180-200 euro). Si è creato così una sorta di Far west, dove la sanità pubblica ha deciso di abbandonare interi settori e affidarli ai privati e dall’altra i ‘convenzionati’ che, consci della scelta pubblica, applicano una sorta di concorrenza sleale. Approfittando cioè della necessità e urgenza in cui vengono a trovarsi i pazienti, che tra attendere 6-7 mesi o pagare salate prestazioni ma in tempi brevi, sono costretti a scegliere per quest’ultima opzione. Paradossalmente, a costoro converrebbe sobbarcarsi il costo del viaggio e venire ad Isernia per fare l’esame.

FC

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