Corso Risorgimento: caos, traffico paralizzato e commercianti in rivolta

ISERNIA. Il Comune accelera nei lavori alla rotonda tra via Umbria e corso Risorgimento: ma la tempistica scelta ha provato il caos in città, con il traffico paralizzato e i commercianti sul piede di guerra. Non si comprende chi sia stato l’artefice della pensata di completare i lavori proprio nel vivo del periodo natalizio, quello in cui moltissime persone vengono ad Isernia per gli ultimi acquisti prima del cenone. Stamani in particolare code chilometriche, automobilisti imbufaliti e commercianti stizziti. Questi ultimi, intervistati dall’emittente locale ‘Telemolise’, non si spiegano la tempistica dei lavori. In buona sostanza lamentano la soppressione dei già pochi parcheggi disponibili che comunque servivano ai clienti per brevi soste. Cosa ancor più paradossale, i lavori si sarebbero intensificati proprio oggi, antivigilia di Natale, dalle ore 9, quando l’impresa avrebbe iniziato ad asfaltare la rotatoria paralizzando di fatto il traffico. A detta di una delle esercenti intervistate, i clienti non sanno dove parcheggiare, sui marciapiedi non si cammina, alcune persone sono cadute, nei giorni scorsi, finanche in tombini scoperti. Una situazione che si ripercuote negativamente sugli incassi degli esercenti i quali, visto il periodo festivo, sono al minimo storico.
“Abbiamo approfittato per la situazione meteo di questo periodo – ha dichiarato il capocantiere Arturo Armenti – che è molto importante per asfaltare; se avessimo aspettato oltre, con il calo delle temperature, non sarebbe stato più possibile effettuare questo tipo di lavoro, per questo abbiamo deciso di farlo prima di Natale. Contro i disagi abbiamo l’aiuto dei vigili urbani, al lavoro per creare meno disagio possibile. Purtroppo è una rotatoria e non era possibile fare diversamente”. Di tutto questo, i cittadini accusano la politica: in particolar modo l’assessore competente, domandosi in molti di chi si tratti e perché abbia preso una cantonata del genere a due giorni da Natale.