Gam, i grillini: il privato tiri fuori il 50 per cento degli investimenti

CAMPOBASSO. L’attenzione degli organi di stampa oggi era tutta rivolta per la prima seduta del Consiglio regionale del nuovo anno che avrebbe dovuto occuparsi di società partecipate. “Nonostante l’attesa – si apprende dalla nota stampa del Movimento cinque Stelle – gli interrogativi vecchi e nuovi restano tutti senza risposta, nessuno chiarimento sui dettagli, debiti e garanzie del nuovo socio privato, sia nei confronti dell’Amministrazione che dei lavoratori. Tralasciamo le promesse elettorali di Frattura che sbandierava ai quattro venti ‘Non più un euro alle partecipate’, per smentirsi a inizio 2014 quando il nuovo esecutivo ha versato alla Gam oltre 2 milioni di euro. Risorse subito drenate dai creditori e solo in minima parte giunte ai dipendenti.”
“Dopo un anno – continuano i consiglieri Manzo e Federico – la Gam si trova con quasi 40 milioni di perdita di esercizio e oltre 21 di patrimonio netto negativo”. Una situazione sconcertante e opposta al piano di rilancio industriale proposto da Frattura, che mostra attenzione ancora una volta per una azienda partecipata “decotta che cerca attori privati”. Come più volte ribadito il MoVimento 5 Stelle ha sempre puntato sulla nascita di piccole cooperative locali a cui far arrivare finanziamenti diretti, senza affidarsi ai soliti noti che vorrebbero drenare soltanto risorse pubbliche. L’ipotesi più accreditata e pericolosa prevede poi che il socio privato Aria Food Spa sia interessato “solo a un subentro temporaneo, così come da delibera di Giunta 747/2014, magari semplicemente fittando il ramo d’azienda per avere la strada spianata e accedere, anche mediante procedura pubblica, a finanziamenti a fondo perduto della Regione. Per chiudere il concordato – continuano i grillini – servono circa 16 milioni, di cui 10 impegnati dalla Regione e 6 composti dall’intero patrimonio immobiliare di Gam. A questo punto potrebbe intervenire il privato che, rilevando gli asset, diventerebbe di fatto proprietario della nuova Gam. Senza dimenticare la questione legata all’acquisto già avvenuto, da parte di Aria Food Spa, del marchio ‘Pollo Arena’ che gli consentirebbe di utilizzare il marchio producendo dove vuole”.
“Pertanto – conclude la nota stampa del MoVimento 5 Stelle – chiediamo che il privato compartecipi con proprie risorse sia nelle fase concordataria, sia agli investimenti per il rilancio per almeno il 50 per cento. Oltre a continuare a esigere chiarimenti sul ruolo della Regione, in termini di eventuali garanzie fideiussorie, e la garanzia che il rilancio produttivo preveda la riassunzione prioritaria del personale già contrattualizzato presso la Gam”.

Francesco Clemente