CAMPOBASSO. Quello che, all’alba del 2015, doveva essere a rigor di logica un viaggio normale si è traformato domenica scorsa nell’ennesimo incubo per i tanti molisani che avevano una sola colpa: voler raggiungere la capitale a bordo di un treno. Un treno che oggi, a conti fatti, non garantisce nemmeno il minimo sindacale del “comfort”.
Il racconto dei pendolari parla di vagoni stracolmi, tante persone in piedi (compreso mamme con i loro bambini), impossibilità di attraversare i corridoi bloccati dalle valigie dei passeggeri e bagni praticamente irrangiungibili. Mancavano solo le galline per tornare indietro a mezzo secolo fa.
Gli anni passano e la situazione sulle nostre ferrovie sembra solo peggiorare. Così come peggiora la stato d’animo di tanti viaggiatori che hanno perso la pazienza da un pezzo e sembrano quasi coalizzarsi per una protesta che monta ogni giorno di più. Le istituzioni sono avvisate.