ISERNIA. Nei giorni in cui si starebbe stilando la graduatoria definitiva per individuare i trenta beneficiari delle borse lavoro semestrali, da 500 euro al mese, cui il Comune di Isernia potrebbe usufruire a seconda delle necessità, si scatenano nuove polemiche. La Regione Molise, ente che eroga il finanziamento ai Comuni che hanno aderito al bando, ha contestato con una nota alcune irregolarità a Palazzo San Francesco. La prima sarebbe relativa alla data di pubblicazione del bando con cui dovevano essere assegnate le borse lavoro e cui hanno aderito circa 200 partecipanti. Mentre il secondo punto di debolezza sarebbe il criterio della disoccupazione fino a un massimo di 36 mesi. Nel merito della questione, va ricordato, ha sollevato forti dubbi anche la consigliera di minoranza Filomena Calenda, che addirittura ha interessato la procura di Isernia della questione.
“Dalla Regione hanno fatto una sorta di puntualizzazione – dichiara Cosmo Galasso, assessore alle Politiche sociali – La verità è che l’aspetto dei 36 mesi è stato ritenuto importante in virtù di una scelta fatta da questa amministrazione, tenuto conto che si parla di borse lavoro legate al reinserimento di chi, in questi anni, ha perso il posto di lavoro. Quindi 36 mesi è un tetto che ci siamo dati, che poteva essere maggiore o minore. E’ stata una nostra scelta, già presente all’interno del progetto che abbiamo presentato alla Regione, che lo ha approvato, e in virtù del quale i due enti hanno stipulato una convenzione. Al chiarimento della Regione abbiamo già fornito una risposta: ora la palla passa in mano a loro, che potranno decidere di revocare o meno la misura se lo riterranno opportuno, altrimenti noi dovremo andare avanti”.
Francesco Clemente