‘Sapienza’ all’auditorium, tutto da rifare: Brasiello tende la mano a Palmieri

CAMPOBASSO-ISERNIA. Se il problema era La Sapienza’ all’auditorium, adesso non si ammettono più scuse. Luigi Brasiello piazza un primo colpo a sorpresa nella ‘querelle’ sull’università del Molise, che dal 31 gennaio potrebbe sbaraccare da Isernia. Il sindaco pentro, d’intesa con la Giunta comunale, ha sospeso la famigerata delibera n.618 del 24 novembre scorso, con la quale si destinava un finanziamento regionale di 100mila euro alla ristrutturazione dell’ala laterale destra dell’auditorium, che avrebbe dovuto ospitare i circa 400 studenti dell’ateneo capitolino iscritti a Scienze Infermieristiche. Un segnale di disponibilità, verso ‘La Sapienza’, che aveva provocato la stizzita reazione del rettore dell’Università del Molise Gianmaria Palmieri. Il quale, dal giorno dopo, annunciò di voler lasciare la sede di via Mazzini, che attualmente ospita il corso di laurea di Scienze Politiche, per motivi di contenimento dei costi, traslocando così a Pesche dalla fine di gennaio.
Ora quella delibera è congelata: del resto, il Comune aveva chiesto soldi per l’adeguamento di alcuni spazi dell’auditorium da adibire ad aule per l’università, senza specificare se si trattasse de ‘La Sapienza’ o dell’Unimol. Ma la Regione Molise, dando erroneamente per scontato che l’Università del Molise fosse l’unico ateneo presente sul territorio, aveva dato l’assenso allo spostamento dei fondi traducendo in automatico, come risulta agli atti, ‘Università del Molise’. L’errore è stato ulteriore motivo, dopo quello di opportunità politica, per l’amministrazione comunale di Isernia per bloccare tutto. E stamani, durante un incontro a tre tra Brasiello, Palmieri e il deputato del Pd Danilo Leva, il sindaco ha potuto giocarsi una carta non da poco, dando un segnale importante al rettore. Una mano tesa, volta a riaprire il dialogo e a rimettere in discussione – si spera – le decisioni del Senato Accademico sul trasferimento di Scienze Politiche a Pesche da subito e a Campobasso dal prossimo anno accademico. Dalla riunione, Brasiello è uscito fiducioso sulla possibilità di far rimanere l’università del Molise nella sede del centro storico pentro. Al termine, si è recato in Regione per discutere della medesima questione con il governatore Paolo Di Laura Frattura, con il quale si incontrerà prima del Consiglio comunale, fissato per giovedì 22 gennaio. Probabilmente, la decisione ultima arriverà martedì prossimo, 20 gennaio, quando il Senato Accademico si riunirà e si pronuncerà nuovamente sul destino della sede universitaria di Isernia. Prima di allora, bocche cucine sui dettagli di una possibile intesa tra Regione, Comune, Unimol e Curia vescovile di Isernia, proprietaria dell’immobile di via Mazzini. Questa volta, Brasiello vuole arrivare in assise con la soluzione definitiva messa per iscritto. E, magari, accompagnato proprio da Palmieri, che nei giorni scorsi aveva declinato l’invito a partecipare alla seduta del Consiglio.
Intanto, lunedì gli studenti iscritti a Scienze Politiche si riuniranno in assemblea per votare quale sede sia più opportuna, per continuare i corsi, tra Pesche e Campobasso. Un passaggio che – forse – potrebbe rivelarsi piacevolmente superfluo.