ISERNIA. Presteranno servizio presso il tribunale di Isernia gli impiegati in esubero della Provincia pentra. Questi gli effetti del nuovo corso che Vincenzo Di Giacomo – riconfermato presidente reggente del Palazzo di giustizia di piazza Tedeschi – vuol dare al tribunale, con numerose iniziative dalle ricadute occupazionali. “Abbiamo già stipulato tre convenzioni – dichiara il magistrato – nel giro di meno di due mesi, di cui due con l’università e una con il locale Consiglio dell’ordine forense, per permettere ai laureandi di venire a svolgere degli stage in tribunale, a supporto delle cancellerie, e ai laureati di venire a svolgere il primo anno di pratica forense a supporto dei magistrati”. Proprio la sua esperienza organizzativa è sembrata opportuna al Consiglio superiore della magistratura per voltare pagina a Isernia e per avviare una profonda ristrutturazione della macchina organizzativa. Altra convenzione, stipulata proprio ieri, con l’Ufficio esecuzioni penali per svolgere i lavori socialmente utili da parte degli indagati, degli imputati e dei condannati presso il tribunale pentro, anch’essi a supporto del personale di cancelleria. “Più di ogni altra cosa – sempre Di Giacomo – stiamo attendendo un decreto ministeriale o dei comandi che permettano a chi lo desidera di passare a tempo indeterminato presso questa struttura. Tra poco saremo anche a pieno organico di magistrati, tramite un supporto riorganizzativo, dato che finora, nella quasi totalità, i magistrati erano di ‘prima nomina’ e non potevano svolgere una serie di funzioni. In tal modo il tribunale stava rischiando la paralisi totale. Anche dal punto di vista processuale – conclude Di Giacomo – c’era bisogno di chi presiedesse i collegi o svolgesse determinati processi dove c’erano delle incompatibilità, circostanza che aveva lasciato bloccati questi procedimenti penali”.