Il centrodestra avverte Frattura: nostro ruolo decisivo. E’ il patto del Nazareno in salsa molisana?

CAMPOBASSO. “Frattura, Petraroia, Facciolla& co. agiscono solo grazie al soccorso della minoranza”. A scriverlo i cinque consiglieri regionali di centrodestra, che in una nota sottolineano l’importanza del ruolo ricoperto in questi mesi dall’opposizione sia per la sua attività di monitoraggio e controllo (interrogazioni e mozioni sui temi caldi come le vertenze aperte) sia per l’eredità lasciata dai precedenti esecutivi con interventi (come ad esempio i 12 milioni stanziati nella scorsa legislatura per il sociale) che ora si stanno rivelando decisivi.

Il comunicato è duro, incalza su più fronti la maggioranza regionale e chiede risposte celeri e concrete alle tante problematiche irrisolte, ma se letto con maggiore profondità sembra contenere un messaggio ambiguo e al contempo piuttosto chiaro: caro Governatore, senza il nostro apporto (di opposizione dura ma responsabile) non puoi andare da nessuna parte.

Una chiave di lettura fantasiosa, penseranno in molti, ma non proprio surreale se si pensa alla richiesta formulata da Michele Iorio nei giorni scorsi a Frattura di azzerare la Giunta, un invito che suona quasi (al netto di tutte le pesanti critiche che l’ex presidente ha rivolto al suo successore) come il tentativo di offrire al rivale una possibilità, del tipo: ricomincia da zero e con noi del centrodestra potrai discutere su come ripartire per il bene del Molise. 

La nota di oggi sull’importanza del ruolo svolto dai “moderati” rafforza il concetto, anche se siamo ovviamente ancora nel campo delle suggestioni e del non detto, ma chi guarda al teatrino politico con un pizzico di lungimiranza non può non scorgere taluni segnali. La crisi al Comune di Isernia rivela poi che il Pd oggi è tanto forte e tanto fragile, potente a livello amministrativo in regione ma debole politicamente causa soliti conflitti interni. Si potrebbe andare verso una Patto del Nazareno in salsa molisana? Ipotesi che non sta in cielo e manco in terra, ma nella testa di qualche stratega sì. Ed è solo questo che conta.

Jones