BRUXELLES. Aldo Patriciello ricorda le vittime delle foibe. Lo fa in occasione del “giorno del ricordo” istituito il 10 febbraio per commemorare i cinquemila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945. Italiani “che furono vittime – dichiara l’onorevole – dapprima della follia nazionalista e poi di una cecità ideologica che ne ha soffocato per troppo tempo la memoria”. L’allusione è alla ricorrente polemica che accusa la sinistra di avere a lungo sottovalutato la tragedia delle foibe, in contrapposizione al “giorno della memoria” dedicato alla Shoah. “L’istituzione del giorno del ricordo – continua Patriciello – sanando questa ferita, consente a tutti noi di riflettere serenamente sugli orrori di un’epoca che ha segnato profondamente le vite ed i sentimenti di migliaia di italiani”. E aggiunge: “Gli italiani che in tanti, troppi, trovarono la morte nelle cavità carsiche, sono il segno di una storia criminale che solo la grande avventura di un’Europa finalmente libera, democratica e unita ha saputo cancellare”. Dall’europarlamentare un finale di speranza: “L’Europa che impara dai suoi errori è pronta a superare qualsiasi difficoltà”.