ISERNIA. Nemmeno il tempo di ufficializzare le deleghe e già suona il campanello d’allarme. Ovidio Bontempo, capogruppo Pd e firmatario convinto del documento dei dissidenti, ha subito fatto una serie di precisazioni, in Consiglio comunale, sull’atteggiamento da tenere verso il sindaco Luigi Brasiello e la maggioranza di cui lui e gli altri nove sono ancora parte integrante. “L’amministrazione in questi giorni non si è fermata – ha spiegato l’esponente Dem – la Giunta ha operato nei pieni poteri e nella collegialità con il sindaco. Tutto il resto sono strumentalizzazioni. Siamo venuti a conoscenza solo cinque minuti prima del Consiglio comunale delle scelte del sindaco in tema di deleghe. So che è difficile crederci, ma non c’è stata alcuna trattativa, né negoziazione, né promesse future. Non abbiamo fatto richieste di poltrone, ma solo di metodo. So che un documento così forte viene visto con gli occhiali della vecchia politica, ma noi abbiamo provato a volare più in alto. Dal 22 gennaio non ci discostiamo di una parola rispetto a quanto scritto nel documento, siamo coerenti. La cittadinanza si è sentita ‘sottratta’ su temi e luoghi di valenza storica e simbolica importante. Apprezzo l’autocritica del sindaco – ha continuato – e credo che in questi giorni si sia posto le domande giuste. Ma adesso ci aspettiamo risposte convincenti e credibili. Siamo a disposizione per collaborare, anche con la minoranza, se crede. Ci tengo però a dire che in politica si può sbagliare tutto, ma non i compagni di viaggio. Dei miei compagni di viaggio conosco la pulizia e la purezza e non permetterò a nessuno di sporcarle l’immagine. Da oggi quel documento sarà ‘costituente’ per un rilancio dell’azione dell’amministrazione. Non possiamo però – questo ‘l’avviso ai naviganti’, fin troppo chiaro – una dare fiducia incondizionata, che è un atto di fede. Non possiamo concedere più atti di fede, perché questo Consiglio è un luogo laico. Vogliamo un cambiamento sostanziale nelle scelte – ha concluso Bontempo – la fiducia incondizionata non compete al nostro ruolo, che vogliamo recuperare nel rapporto con la Giunta e la cittadinanza”.