Ittierre: spiragli per altri 6 mesi di cigs

ROMA. Timide speranze per la proroga di sei mesi della cassa integrazione straordinaria per i 247 dipendenti ancora in forze all’Ittierre spa. Lo rende noto l’assessore regionale al Lavoro Michele Petraroia, a margine della riunione pomeridiana, a Roma, presso il ministero dello Sviluppo Economico. All’incontro – cui non hanno preso parte i commissari dell’amministrazione straordinaria ma solo quelli della newco – erano presenti il governatore Paolo Frattura e Petraroia per la Regione Molise, i sindacati di categoria nazionali, la Provincia di Isernia e il viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, che sta seguendo da vicino anche la procedura per il riconoscimento dell’Area di crisi nel distretto produttivo di Campochiaro-Bojano-Isernia-Venafro. De Vincenti ha preso in considerazione la richiesta unitaria, da parte di Regione e sindacati, di prorogare la cigs in virtù dell’interesse di almeno tre cordate di imprenditori a rilevare l’Ittierre-ter targata Antonio Rosati. Il vicepresidente del Genoa Calcio, nell’aprile 2014, si era aggiudicato con Oti (Officine tessili italiane) l’Ittierre spa di Antonio Bianchi in concordato preventivo, per poi finire in carcere, a Milano, appena sei mesi dopo con l’accusa di una presunta maxifrode fiscale da 250 milioni di euro. Una tegola che, di fatto, non ha mai consentito l’effettivo rilancio del polo tessile di Pettoranello, ormai al palo praticamente da un anno. Tuttavia, non appena Rosati si è convinto a vendere Oti, sono spuntate tre cordate imprenditoriali interessate all’azienda di Pettoranello, vale a dire il petroliere napoletano Donato Ammaturo, contitolare del marchio fashion Frankie Morello, e i fondi di investimento milanesi Europa Investimenti e Ikf, con quest’ultima che – già interessata ad aprile e battuta proprio da Rosati – durante la settimana, dovrebbe compiere la due diligence sui conti aziendali per concretizzare formalmente un’offerta d’acquisto. De Vincenti, in ogni caso, non ha potuto non rimarcare come l’assenza di un piano concreto di rilancio possa rappresentare un ostacolo insormontabile, sulla base della normativa vigente, alla concessione della proroga della cassa integrazione straordinaria. Tuttavia, ha confermato la disponibilità a non lasciare nulla di intentato. Per questo, in presenza comunque di tre manifestazioni di interesse, ha incaricato il responsabile dell’Unità di crisi ministeriale, Giampiero Castano, di effettuare un confronto tecnico con il ministero del Lavoro, la liquidatrice giudiziale Nella Caruso e l’assessorato regionale al Lavoro sulla proroga della cassa straordinaria per 6 mesi – dal 3 aprile al 3 ottobre 2015 – in favore dei 247 lavoratori ancora ‘in dote’ all’Ittierre. La riunione si terrà nei prossimi giorni.
De Vincenti ha poi demandato alla dottoressa Bianca Maria Scalet e alle strutture del Mise l’avvio di un raccordo operativo tra l’evoluzione della vertenza Ittierre e la predisposizione dell’Accordo di programma sull’Area di crisi, in modo tale da prevedere misure a tutela dei 787 dipendenti che la società aveva al 31 gennaio 2011. L’approvazione di quest’ultima, per la quale è prevista una seconda riunione il prossimo 6 marzo, appare insomma sempre più legata a doppio filo con la proroga degli ammortizzatori sociali dei dipendenti.
Intanto, conclude Petraroia, “gli impegni assunti rappresentano un elemento di certezza su cui c’è necessità di adoperarsi sinergicamente fino al momento in cui non si offriranno tutele e garanzie” certe ai lavoratori del polo tessile molisano.

A.I.