CAMPOBASSO. La politica nazionale, non solo quella molisana, vive in una fase di stallo che forse non conosce precedenti nella storia repubblicana. Caso emblematico quello di Forza Italia, da oltre 20 anni partito guida del centrodestra e ormai da mesi messo in congelatore il Molise. Il commissariamento (vedi pure il risultato delle scorse amministrative) non ha certo portato fortuna a un partito che sta provando a ricomporre i pezzi e vuole ripartire per dare un’alternativa forte e credibile all’attuale dominio del Pd in Regione.
L’assenza di una guida però pesa eccome. sono mesi oramai che Gianfranco Rotondi non si fa vedere dalle parti di Campobasso e limitrofi e questo non può che influire sulla presenza politica degli azzurri. Nella base, in particolare tra i giovani, c’è voglia di aprire il partito a una discussione democratica. Ma il problema vero è che il Commissario molisano di Forza Italia, come ha fatto bene intendere nelle ultime uscite pubbliche, non crede più in Fi. Scriveva giorni fa su Il Foglio, riferendosi a Berlusconi: “Lui ha bisogno di un partito e il pollaio forzista non glielo dà. Mi pesa dirlo perché io sono parte del pollaio, ma forse la ditta va data in gestione esterna. Silvio chiami Casini al Quirinale di Arcore e gli dia un mandato esplorativo pieno per ricostruire un partito Popolare concorrenziale con Renzi, di qui a tre anni”.
E su un post affidato a Fa