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Nevicata di marzo: Mastronardi difende la Provincia

ISERNIA. L’intensa perturbazione che ha colpito violentemente l’alto Molise ancora si porta dietro uno strascico di polemiche sull’operato della Provincia, in particolar modo sull’operatività dei mezzi spargisale e spazzaneve nonché sull’intero coordinamento del piano di sgombero neve. Tant’è che l’ex vicesindaco di Sant’Angelo del Pesco, Florindo Di Lucente, si era rivolto al prefetto di Isernia per lamentare il disagio e la disorganizzazione patiti dalla popolazione locale a causa delle presunte inadempienze dell’ente di Via Berta. Per disinnescare le polemiche in atto l’ingegnere Lino Mastronardi, direttore generale della Provincia nonché coordinatore delle operazioni di sgombero neve, ha diramato un comunicato in cui ricostruisce puntualmente l’operatività della task force impegnata a supporto dell’emergenza. A coordinare le operazioni, oltre a Mastronardi hanno partecipato il geometra Di Iacovo, i responsabili esterni Franco Ferrara e Domenico Iannarelli, Alberto Caranci e Nicandro Boggia, per l’area del Volturno, Enzo Santoro per l’Alto Molise, Franco Melaragno per la zona del Macerone (Miranda, Carovilli, Roccasicura, Rionero Sannitico), che hanno assistito gli operatori e gli autisti impegnati ininterrottamente da giovedì a sabato nelle operazioni di sgombero neve.

“La nevicata di marzo – ha dichiarato Mastronardi – preannunciata dalle previsioni televisive e dai bollettini della sala della Protezione Civile regionale, puntualmente si è verificata, a partire dalle prime ore di giovedì 5 marzo. Partendo da ovest (provenienza atlantica) e poi passando, con immediatezza, verso gli Appennini e l’alto Molise. L’evento è stato caratterizzato per l’abbondanza e l’immediatezza delle precipitazioni oltre al peso specifico della neve, abbondantemente al di sopra della media e dal forte vento. La prima condizione ha inciso sul tempo di reazione dei mezzi e dell’organizzazione provinciale, la seconda su tempi e modalità di sgombero stante l’ammassamento e il relativo peso da spostare. Nonostante i significativi problemi di viabilità, causati dalle abbondanti precipitazioni, il servizio di sgombero neve già dalle ore 16 ha garantito la regolare percorribilità della Fondovalle del Verrino, della ex Statale 86 e della ex Statale 558”.
“Chiaramente – ha aggiunto l’ingegnere – l’iniziale dispiegamento di mezzi gommati è stato concentrato sui territori di Castel del Giudice, Sant’Angelo del Pesco, Capracotta, San Pietro Avellana, Vastogirardi, Agnone, Belmonte Del Sannio, Pescopennataro (comuni costituenti l’area più colpita), mentre le turbine non sono state attivate aspettando il momento idoneo al loro funzionamento, avvenuto poche ore più tardi, ossia venerdì 6, sin dalle prime ore del mattino. In tale lasso di tempo devo precisare che nessun comune è rimasto isolato (sono state assistite due autovetture con conducenti inesperti di cui una nei pressi di Sant’Angelo del Pesco, l’altra nei pressi del bivio delle Colonnette) benché il peso della neve avesse prodotto la rottura di rami e alberi caduti sulla carreggiata, producendo ulteriori rallentamenti nello sgombero e sebbene il forte vento riportasse la coltre bianca a ricoprire i tratti di strada appena ripuliti. La concomitanza di tali situazioni, altamente pericolose per la vita umana qualora qualcuno avesse avuto la malaugurata idea di avventurarsi per strada, ha costretto l’organizzazione provinciale a chiudere le arterie che da Staffoli portano a Capracotta e quella di Guado Liscia. Le due strade sono state aperte solo sabato pomeriggio, dopo che i mezzi avevano ripulito almeno una corsia”.

“Da venerdì mattina – ha puntualizzato ancora il dirigente di via Berta – sono state attivate le operazioni per ripulire l’abitato di Capracotta attraverso l’utilizzo di una apposita turbina dedicata all’allontanamento della neve dal centro abitato. Oltre a governare il servizio di sgombero neve sulle strade provinciali, si è provveduto a coordinare, in collaborazione con la prefettura di Isernia, il soccorso agli allevatori della zona, impossibilitati a garantire l’assistenza agli animali ricoverati nelle stalle. Come in ogni situazione di emergenza, occorre riscontrare lo spirito di abnegazione di tutti i dipendenti e delle maestranze impegnati nell’immediato e continuato intervento. Occorre, altresì, segnalare la pronta riparazione dei mezzi sottoposti a una stressante operatività, a dimostrazione della capacità organizzativa messa in campo per far fronte a situazioni emergenziali intervenute”. “Ogni polemica e tentativo di denigrare l’operatività dimostrata – conclude Mastronardi – è oltremodo inutile e dispregiativa verso la meravigliosa attività e abnegazione con cui tutti gli operatori provinciali hanno concorso a risolvere il problema”.

FC

 

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mikeante

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