Randagismo, controlli a tappeto della Forestale

ISERNIA. Il Corpo Forestale dello Stato intensifica i controlli a tutela del benessere degli animali e del rispetto della normativa sull’anagrafe canina. Le verifiche effettuate dai Comandi stazione di Colli a Volturno, San Pietro Avellana, Frosolone e Venafro hanno portato alla scoperta di numerosi illeciti, in gran parte relativi alla mancata o non corretta registrazione degli animali all’anagrafe canina. I 70 servizi effettuati dagli agenti della Forestale in provincia di Isernia dall’inizio dell’anno hanno portato a elevare 22 sanzioni per un importo totale di circa mille e ottocento euro.
Benché la normativa sulla materia risalga ormai a dieci anni fa, la sua corretta applicazione risulta ancora lontana dai canoni istitutivi della legge, generando non pochi problemi, sia per gli animali che per le persone coinvolte. Le verifiche sono effettuate periodicamente anche per garantire il rispetto del piano regionale per il randagismo canino, fenomeno che nell’Italia centro-meridionale rappresenta una vera piaga per le innumerevoli conseguenze che ne derivano, tra cui i costi elevatissimi per tutta la collettività. Sotto tale veste è preziosa la collaborazione con gli uffici veterinari dell’Asrem di Isernia e con il dottor Di Ludovico, quale responsabile del suddetto piano.
I controlli hanno perseguito anche lo scopo di accertare la presenza di cani randagi al fine di tutelare l’incolumità pubblica. Difatti, non bisogna sottovalutare l’incidenza del randagismo sulla fauna selvatica, soprattutto nei riguardi di ungulati come cinghiali, caprioli e cervi, che vengono predati, ma anche nei confronti si animali domestici (greggi di pecore), oggetto di aggressioni che spesso e superficialmente sono attribuite al lupo. Ma che, alla prova dei fatti, ovvero in sede di accertamento necroscopico da parte del personale veterinario, risultano invece essere causate da cani. A ciò si aggiunge un ulteriore aspetto, apparentemente secondario, ma in realtà molto delicato e che rappresenta una grave minaccia per la conservazione della specie ‘canis lupus’. Infatti, proprio dall’incrocio tra cani randagi e lupi nascono ibridi caratterizzati da un impoverimento genetico, con conseguenze molto pericolose per l’intero genere.
In relazione all’arrivo della stagione primaverile, la Guardia Forestale ricorda ai cittadini che l’anagrafe canina rappresenta lo strumento più valido per garantire i diritti di proprietà e per controllare il comportamento responsabile. La mancata registrazione presuppone una scarsa attenzione verso i cani, che molto spesso vengono abbandonati. Una volta effettuata la registrazione dell’animale, il proprietario ne diventa intestatario e responsabile a tutti gli effetti di legge, sia sotto il profilo penale che civile, nonché amministrativo. In proposito bisogna sottolineare la stretta e fattiva collaborazione tra Corpo forestale dello Stato ed il Servizio veterinario della Asrem, che, grazie alle giornate dedicate alla registrazione canina, hanno stimolato il senso di legalità in tema di benessere dell’animale raggiungendo ottimi risultati numerici dell’anagrafe stessa.