ISERNIA. Un problema vecchio quasi come la notte dei tempi quello della manutenzione dell’Istituto Vincenzo Cuoco di Isernia. Ebbene stamani, alla presenza di tanti studenti stranieri, provenienti da Polonia, Germania, Ungheria e Turchia e partecipanti al progetto Erasmus del Liceo linguistico, si è verificato un ennesimo episodio allarmante, dovuto all’incuria. Una parte della controsoffittatura dell’aula magna si è letteralmente sgretolata rovinando a terra. Per fortuna, nessun danno a persone. Il caso, infatti, ha voluto che in quella zona i professori avessero già fatto spostare gli alunni a causa di un gocciolamento d’acqua dal soffitto, dove si è formata una chiazza di acqua dovuta, forse, a infiltrazioni dal piano superiore, che ospita i bagni. Come ben si può immaginare lo spavento e la confusione tra i presenti è stata molta, soprattutto tra gli studenti che si trovano a combattere ormai con il secondo crollo dell’anno scolastico. Difatti, nello scorso novembre, nell’atrio del secondo piano dell’istituto, una parte di muratura si staccò dal soffitto crollando sulla controsoffittatura, che non resse al peso e cadde a terra. Anche in quel caso nessun ferito, nessuno perché l’episodio non interessò le classi o i laboratori. I lavori di somma urgenza per mettere in sicurezza i luoghi furono avviati dalla Provincia, ma ad oggi sarebbero fermi.
Già venti anni fa, quando chi scrive frequentava la scuola di Via Leopardi, si verificavano crolli e si registravano infiltrazioni d’acqua; inoltre, l’uscita dal comprensorio era scaglionata per via delle scale ‘non sicure’, in quanto non avrebbero sopportato il peso di tutti gli studenti qualora le avessero imboccate insieme. Buon senso vorrebbe che non si continuasse a ‘giocare’ con la sorte che è stata fin troppo benevola finora, bensì che si provvedesse in tempi brevi a mettere realmente in sicurezza tutta la struttura, dopo oltre sessanta anni dalla sua nascita.
Francesco Clemente
