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Sanità, Izzo: Frattura responsabile dello sfacelo del Molise

ISERNIA. Emilio Izzo grida alla vergogna politica-amministrativa. Dopo aver partecipato al Consiglio comunale monotematico sulla sanità, svoltosi a Isernia lo scorso 2 aprile, il sindacalista Uilbac nonché esponente del Comitato contro le mafie e le camorre del Molise torna ad alzare la voce contro il presidente della Regione, Paolo Frattura, per chiederne le dimissioni per manifesta incapacità.
“La giornata del 2 di aprile 2015 – scrive Izzo in una nota resterà negli annali come una delle più ‘edificanti’ della gestione della cosa pubblica, sia sotto l’aspetto politico che quello tecnico-amministrativo. Nel pomeriggio, a Isernia, si teneva un meraviglioso Consiglio comunale monotematico sulla sanità alla presenza del magnifico presidente della Regione Molise, Frattura. Dopo le lamentele, le invettive, le ingiurie, le cattiverie ascoltate in questi giorni a indirizzo del presidente, mi sarei aspettato una rivoluzione. Macché, siamo ad Isernia, terra buona per parole ma di fatti…. Mancava poco che gli amministratori di Palazzo San Francesco non stendessero il tappeto rosso al passare del gradito ospite. Pochi intervenuti, pochi gli incazzati, molti finti indignati. Anche questa è cronaca, basta riguardarsi gli articoli e la registrazione in streaming della diretta della seduta consiliare. Certo buona per passare in rassegna gli interventi del sindaco, del presidente Frattura, dei consiglieri, ma non dei rappresentanti dei comitati, che avevano preso la parola dopo che il Consiglio aveva votato per darci questa possibilità. Ma l’inflessibile quanto rigido e forse non proprio incline alla scioltezza democratica presidente del Consiglio comunale, Capone, chiudeva le telecamere motivando l’azione in quanto obbligata dal regolamento, che recita l’impossibilità di trasmettere tutto ciò che non riguardi il Consiglio. Vorrei ricordare che ciò che vota il Consiglio è parte dello stesso, che lo stesso è sovrano ed è al di sopra di ogni regolamento, specialmente se la decisione espressa è all’unanimità, così come è stato. Quindi, anche considerare gli interventi esterni come se si fosse in fase di sospensione di seduta consiliare è stato un errore a mio avviso: se il Consiglio vota, vuol dire che si è in seduta. Ma così non è stato – continua Izzo – e i cittadini hanno potuto solo sorbirsi l’inutile quanto irritante premessa di Brasiello, i numeri e le promesse (anch’esse irritanti) del presidente e, a parte qualche sprazzo qua e là di una semplicissima quanto sciapa reazione, solo ossequi e ringraziamenti al più volte definito ‘gradito ospite’! Adesso mi chiedo, ma se questo presidente governa da oltre due anni e viene contestato duramente da ogni parte, se persino gli uomini della sua parte politica lo stanno mettendo all’angolo, se è lo stesso che promette di non toccare gli ospedali per poi scoprire che dice bugie, se è lo stesso che non si presenta ai tavoli di decisione causando le ripercussioni del decreto Balduzzi, se è lo stesso che firma senza leggere, se è lo stesso che snocciola dati contestati con le carte da Pastore, se è lo stesso che consente il disastro e l’illecito tecnico-amministrativo testé illustrato, come mai dentro quell’aula l’unico ad averne chiesto le dimissioni sono stato solo io? E’ troppo evidente quanto stridente la differenza che corre tra i cittadini e i rappresentanti politici, i partiti, i sindacati (non i piccoli) e anche di alcuni comitati. I primi corrono a frotte ai banchetti per firmare la richiesta di dimissioni di Frattura, tutti gli altri a far giochetti, rimpiattino, tavoli, tenui proteste, convegni, riunioni di segreterie, qualche rimpallo di responsabilità ma guai a chiedere le dimissioni, forse perché le posizioni vanno comunque salvaguardate ed è meglio non farsi nemici?! Hai visto mai nella vita. E allora, se questo non è stato distrattamente riportato o non si è visto nella censurata diretta del Consiglio comunale, raccoglietelo e raccontatelo adesso: il comitato per l’impeachment popolare-dimissioni per Frattura in quell’aula ha detto che il presidente è causa della situazione grave nella quale versa il Molise e che, ancor più, è inadeguato a poter sostenere o risolvere qualsivoglia criticità se non quelle che riguardano aspetti molto vicino alle sue sensibilità personali. E questo è il pensiero di una massa molto consistente di molisani. Ma unitamente al sottoscritto, una valanga di molisani sta pensando che chi continua a reggergli il gioco stando nell’ombra per non compromettersi è anche peggio. Prendete coraggio – conclude Izzo – e chiamatevi fuori, finché siete in tempo. Come ho riferito in queste ore agli amici dell’ex Protezione Civile, ex preposti al dissesto idrogeologico del nostro territorio, ‘Il Molise sta franando con il suo presidente'”.

 

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mikeante

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