ISERNIA. Il Comune di Isernia ha deciso di annullare in autotutela il bando pubblico per l’assegnazione di 30 borse lavoro. Nelle settimane scorse l’avviso aveva suscitato tanto clamore in virtù dell’ormai famosissima clausola che prevedeva la partecipazione solo ai candidati che avevano un massimo di 36 mesi di disoccupazione. Una clausola ritenuta discriminatoria dalla consigliera comunale di Forza Italia, Filomena Calenda che aveva messo in dubbio la legittimità del bando. Calenda aveva invitato l’assessore alle Politiche sociali, Cosmo Galasso, ad eliminare il tetto dei 36 mesi. Ma, dopo le insistenze dell’amministrazione comunale, che forte di un parere favorevole della Regione Molise aveva deciso di procedere comunque, la consigliera di minoranza aveva esortato gli esclusi a rivolgersi in massa al Tribunale amministrativo regionale per vedere tutelati i propri diritti e interessi.
La paventata presentazione di ricorsi a pioggia, da parte degli esclusi, nonostante l’iniziale via libera da parte della Regione, che aveva anche sbloccato i fondi necessari al progetto, ha fatto si che ci fosse l’ennesimo colpo di scena. L’iter si è nuovamente bloccato. I dubbi ancora vivi sulla clausola dei 36 mesi avrebbero spinto il Comune a evitare lunghi e dispendiosi contenziosi annullando in autotutela il bando. Nei prossimi giorni verrà, dunque, ripubblicato un nuovo avviso pubblico, senza nessuna soglia di sbarramento sull’anzianità di disoccupazione e, successivamente, si procederà a stilare una nuova graduatoria. Alle originali 30 borse lavoro messe a gara, nel nuovo bando, se ne aggiungeranno altre 10 ottenute dal Municipio come ‘compensazione’. Si spera che, in tal modo, i cittadini che da tempo sono senza lavoro potranno avere maggiori chance di assegnazione delle borse lavoro, pari a 500 euro al mese per sei mesi.
Fc
