Inaugurazione in pompa magna per l’orto didattico della cooperativa Lai (Lavoro anch’io). Al vescovo Cibotti il taglio del nastro.
Il percorso dei sensi ammalia tutti. Con gli odori, con i colori e con i ragazzi della Lai. Un orto botanico, definito ‘produttivo, didattico e sperimentale. Nato da un’idea della Cooperativa Lai, supportato dalla Regione Molise e l’Unimol, realizzato dal dott. In Scienze ambientali Stefano Beltrani e integrato dagli apicultori molisani. Un pezzo di terra che bonificato e fatto tornare all’uso agricolo e sociale: infatti gran parte dei lavori sono stati realizzati direttamente dai ragazzi della cooperativa he, giorno dopo giorno, hanno appreso le tecniche di coltura e manutenzione di un orto. E stamattina il taglio del nastro, con la presenza del vescovo della diocesi di Isernia-Venafro mons. Camillo Cibotti, l’assessore regionale, il professore Unimol Gianfrancesco e sindaco di Sant’Agapito. Il ‘Percorso’ infatti, nel comune limitrofo a Isernia. All’interno sono state impiantate piante mellifere e officinali (rosmarino, melissa, lavanda, timo ecc), si è voluto rivitalizzare il fagiolo classico pentro , l’aglio e la famosa cipolla di Isernia. Trenta arnie ad adornare il campo: ospitano centinaia di api che per due volte l’anno forniranno il miele che sarà imbottigliato sempre dai ragazzi. Ordinato, accessibile a chiunque (indicato anche per le visite scolastiche), progettato nei minimi dettagli, insomma un esempio di coltivazione quello avviato dalla Lai. ‘Lo scopo – spiega il vice presidente Lai Nino Santoro – è avviare un’attività esterna, in parallelo a quelle interne come la ceramica e la realizzazione di candele. Raccogliere i frutti della terra, confezionarli e venderli’. Questo l’obiettivo finale, ovvero emancipare economicamente la cooperativa il cui scopo precedente è stato quello di emancipare e integrare i ragazzi disabili. ‘Per ora i semi sono al loro posto e seguiranno il corso della natura – spiega Santoro – La manutenzione è affidata ai ragazzi e al dottore Beltrani. L’università seguirà tutti gli step, oltre a iniziare, sul nostro campo, la ricerca, il monitoraggio e la valorizzazione di piante e frutti molisani.
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